la biologa risponde...[migrazione pesci]

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Maestropescatore
00lunedì 27 dicembre 2004 12:42
Ecco una piccola discussione dove le domande piu' difficili e scientifiche troveranno una risposta.
Questa sezione sara' moderata da una gentilissima e graziosissima ragazza inoltre è una vera biologa e cioe' kokeshidoll!!!!!!! [SM=x53598]
dai forza con le domande.....
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[Modificato da Maestropescatore 27/12/2004 12.45]

Maestropescatore
00lunedì 27 dicembre 2004 16:11
prima piccola domanda!!!!!!!!!!
i pesci migrano durante la stagione fredda???
se si' quali e dove???[SM=x53598] [SM=x53598]

p.s. in particolare sua maestà l'orata ed il buon Dentice


thans a lot ... per le risposte!!![SM=x53598] [SM=x53598]
blufishing
00lunedì 27 dicembre 2004 16:35
beh...per questo non serve essere biologi !!!
caro Maestro, l'orata ed il dentice non sono pesci pelagici, ma stanziali e non migrano nei periodi freddi, ma bensì si rifugiano solamente in zone di mare, adiacenti al loro habitat, con acque a temperature più costanti.

infatti, non è che in inverno non mangiano perchè non ci sono, ma non mangiano perchè:
primo, la gente va meno a pesca e si hanno sporadiche notizie di catture.
secondo, la loro attività è sensibilmente ridotta, causa le temperature più fredde.

quindi, non stiamo parlando di tonni o similari, ma di pesci che sono presenti nel loro consueto habitat, tutto l'anno, ma per ovvi motivi in inverno sono meno attivi.

[Modificato da blufishing 27/12/2004 16.55]

pescostrano
00lunedì 27 dicembre 2004 18:13
più interessante sarebbe sapere come il clima agisce sugli invertebrati e plancton (primo anello della catena alimentare). cioè, l'anno scorso post anno caldissimo, e per nulla piscatorio, c'era un nesso clima / pesca?
e con questo inzio inverno caldo ne avremo conseguenze?
matomatteo
00venerdì 14 gennaio 2005 17:11
ma la biologa dov'e'??????????????????
Maestropescatore
00lunedì 17 gennaio 2005 17:00
Re:

Scritto da: matomatteo 14/01/2005 17.11
ma la biologa dov'e'??????????????????


è in biblioteca che sta' cercando le risposte alle mie domande troppo difficili!!!!!
ahaahahahahah
p.s. piccolo scherzetto!!!
[SM=x53612] [SM=x53612] [SM=x53612] [SM=x53612]
blufishing
00lunedì 17 gennaio 2005 17:03
Re: Re:

Scritto da: Maestropescatore 17/01/2005 17.00

è in biblioteca che sta' cercando le risposte alle mie domande troppo difficili!!!!!
ahaahahahahah
p.s. piccolo scherzetto!!!
[SM=x53612] [SM=x53612] [SM=x53612] [SM=x53612]


la tua domanda non era per niente difficile... anzi era di facile e scontata risposta !!!

come già anticipatoti al tel prima, ho intenzione di bannarti per non avermi invitato a pesca, idem vale per quell'altro mascalzone del Pazzo...[SM=g27828] [SM=g27828] [SM=g27828] [SM=g27828] [SM=g27828]
Maestropescatore
00lunedì 17 gennaio 2005 17:54
Re: Re: Re:

Scritto da: blufishing 17/01/2005 17.03

la tua domanda non era per niente difficile... anzi era di facile e scontata risposta !!!




prima di cantar vittoria aspetta la risposta di una titolata che studia di queste cose e vediamo se la mia domanda era cosi' scema o le risposte datemi fin qui' erano troppo "scontate" da rivista di pesca per baby-pescatori!!!!!!!!!!!!!![SM=x53626] [SM=x53626] [SM=x53626]
matomatteo
00lunedì 17 gennaio 2005 17:55
[SM=x53604] [SM=x53604] [SM=x53604] [SM=x53604] [SM=x53604] [SM=x53604] [SM=x53604] [SM=x53604] [SM=x53604] [SM=x53604] [SM=x53604] [SM=x53604] [SM=x53604] [SM=x53604] [SM=x53604] [SM=x53604] [SM=x53604]
blufishing
00lunedì 17 gennaio 2005 18:13
Re: Re: Re: Re:

Scritto da: Maestropescatore 17/01/2005 17.54

prima di cantar vittoria aspetta la risposta di una titolata che studia di queste cose e vediamo se la mia domanda era cosi' scema o le risposte datemi fin qui' erano troppo "scontate" da rivista di pesca per baby-pescatori!!!!!!!!!!!!!![SM=x53626] [SM=x53626] [SM=x53626]


io attendo... ma l'ultima pescata, ti ha confermato che le orate non sono pelagiche, ma stanziali... le hai prese !!!!!! nonostante fosse gennaio inoltrato !!!

come puoi pensare che un pesce come l'orata migri ????? e verso dove ???? il mar dei Sargassi ???? [SM=x53604] [SM=x53604] [SM=x53604] [SM=x53604]
Maestropescatore
00lunedì 17 gennaio 2005 18:28
Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: blufishing 17/01/2005 18.13

io attendo... ma l'ultima pescata, ti ha confermato che le orate non sono pelagiche, ma stanziali... le hai prese !!!!!! nonostante fosse gennaio inoltrato !!!

come puoi pensare che un pesce come l'orata migri ????? e verso dove ???? il mar dei Sargassi ???? [SM=x53604] [SM=x53604] [SM=x53604] [SM=x53604]


hai detto bene ecco l'esempio calzante di un pesce (l'anguilla) che migra (di tanti km) per riprodursi!!!!!!!!!
per l'orata la mia domanda era per le orate over 2 kg. dove vanno... visto che nei mesi freddi non la abbiamo mai prese penso che vadano da qualche altra parte.... o come noi vanno a sciare in Val Badia !!!! ahahahaahhaahahahahahahahahahahahahah
Sai che sballo se kokeshidoll mi risponde che tutte le orate grandi vanno a fare snow-board!!!!! aahahahahah
blufishing
00lunedì 17 gennaio 2005 18:34
Re: Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: Maestropescatore 17/01/2005 18.28

hai detto bene ecco l'esempio calzante di un pesce (l'anguilla) che migra (di tanti km) per riprodursi!!!!!!!!!
per l'orata la mia domanda era per le orate over 2 kg. dove vanno... visto che nei mesi freddi non la abbiamo mai prese penso che vadano da qualche altra parte.... o come noi vanno a sciare in Val Badia !!!! ahahahaahhaahahahahahahahahahahahahah
Sai che sballo se kokeshidoll mi risponde che tutte le orate grandi vanno a fare snow-board!!!!! aahahahahah


ti ripeto, non migrano, non spariscono !!!

solo che:
mangiano di meno, molta meno gente va apesca, quindi le catture diminuiscono e a te sembra che non ci siano....

l'anguilla con l'orata, non è nemmeno cugina [SM=x53604] [SM=x53604] [SM=x53604] [SM=x53604] [SM=x53604]
matomatteo
00lunedì 17 gennaio 2005 19:11
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: blufishing 17/01/2005 18.34

ti ripeto, non migrano, non spariscono !!!

solo che:
mangiano di meno, molta meno gente va apesca, quindi le catture diminuiscono e a te sembra che non ci siano....

l'anguilla con l'orata, non è nemmeno cugina [SM=x53604] [SM=x53604] [SM=x53604] [SM=x53604] [SM=x53604]


vai blu........[SM=g27811] [SM=g27811] [SM=g27811] [SM=g27811] [SM=g27811] [SM=g27811] [SM=g27811] [SM=g27811] [SM=g27811]
lorette
00mercoledì 19 gennaio 2005 12:48
Secondo me ,i nostri pesci non migrano,stanno in zona .
La cosa principale è capire la dinamica del passaggio dei pesci, da dove arrivano, quando partono, e dove vanno ad alimentarsi.
I pesci sono abitudinari,
e individuata la loro zona di pascolo,
sicuramente capiterà di poterli rincontrare nei giorni venire.
Con l'avvicinarsi della stagione estiva e il
ripopolamento dei porti (di imbarcazioni), pesci come le orate e le mormore, vanno via, preferendo zone di mare più tranquille. Solo qualche spigola o qualche esemplare stanziale Anche i grossi branchi di muggini, una delle prede più ambite per la pesca , stazionano al largo.
rimane in attesa degli "scarti" di qualche peschereccio.
la spigola predatore, abituata alla caccia vicino alla scogliera o in prossimità della foce dei fiumi, pronta ad entrare in azione, e ad sfruttare il massimo risultato con il minimo sforzo; l'altra spigola, quella di porto, invece, è una spigola che attende gli scarti dei pescherecci, sempre con la pancia piena e più difficile da catturare.

Gilthead
00mercoledì 19 gennaio 2005 14:36
Concordo con Andrea [SM=g27811] ..le Orate nn fanno delle vere e proprie migrazioni, ma si spostano in zone piu' profonde dove le temperature sono costanti, ecco perchè è piu' difficile catturarle dalla costa...inoltre il fatto che il loro metabolismo sia rallentato ( proprio per le basse temperature ) rende la loro cattura ancora piu' complessa
lorette
00mercoledì 19 gennaio 2005 15:53
L'orata e una specie eurialina, che abita anche le lagune e gli stagni costieri, dove generalmente migra all’inizio della primavera per rimanervi fino all’inizio dell’inverno; poi torma in mare e per il periodo della riproduzione abita in acque più profonde. I giovani vivono in gruppo, mentre gli adulti cacciano isolati, soprattutto in estate, nelle praterie di Zostera e lungo le coste rocciose. [SM=x53607] [SM=x53609] [SM=g27811] [SM=x53636]
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</body>

[Modificato da lorette 19/01/2005 15.54]

matomatteo
00mercoledì 19 gennaio 2005 18:34
[SM=g27811] [SM=g27811] [SM=g27811] [SM=g27811] [SM=g27811] [SM=g27811]
Maestropescatore
00mercoledì 19 gennaio 2005 21:36
Re:

Scritto da: lorette 19/01/2005 15.53
L'orata e una specie eurialina, che abita anche le lagune e gli stagni costieri, dove generalmente migra all’inizio della primavera per rimanervi fino all’inizio dell’inverno; .... [SM=x53607] [SM=x53609] [SM=g27811] [SM=x53636]

Lorette, ti posso dire che dalle nostre parti in inverno si possono catturare orate in acque salmastre grazie ad una fabbrica nelle vicinanze che rilascia nel fiume le acque calde del suo ciclo di raffredamento...... eppure tale tratto salmastro" non ha (come sembrerebbe affermare il buon BLU ) 40 metri di fondo!!!!!!
Come me lo spiegate ????
blufishing
00mercoledì 19 gennaio 2005 21:59
Re: Re:

Scritto da: Maestropescatore 19/01/2005 21.36

Lorette, ti posso dire che dalle nostre parti in inverno si possono catturare orate in acque salmastre grazie ad una fabbrica nelle vicinanze che rilascia nel fiume le acque calde del suo ciclo di raffredamento...... eppure tale tratto salmastro" non ha (come sembrerebbe affermare il buon BLU ) 40 metri di fondo!!!!!!
Come me lo spiegate ????


siccome sono ancora sveglio e leggo le tue assurdità.... mi viene voglia di risponderti...:

ma non ti sei già rispsosto da solo ??? c'è un qualcosa che mantiene la temperatura dell'acqua costante anche nel periodo freddo e cioè la cartiera !!!!!!!!! ecco come lo spiego !!!

ma se tu vuoi credere che l'orata è un pesce pelagico, sei libero di farlo [SM=x53604] [SM=x53604] [SM=x53604] [SM=x53604] [SM=x53604] [SM=x53604] io sto solo cercando di farti capire che non migra !!!!!!!!
lorette
00giovedì 20 gennaio 2005 01:14
DENTICE

Come quasi tutti i pesci ha un innato istinto gregario; ma di regola i branchi non sono composti da un numero eccessivo di esemplari, specie quando la taglia comincia ad aumentare;
è presente, sembra in via esclusiva, nelle acque mediterranee caratterizzate dalle condizioni tipologiche subito appresso indicate;
vive d'abitudine sul fondo: normalmente a 12-35 metri nella stagione più temperata, a 60-80 metri nella stagione fredda; può pertanto considerarsi un pesce costiero o semicostiero;
il suo habitat consueto è costituito da formazioni rocciose con dislivelli non necessariamente accentuati, meglio se prossime a praterie di posidonia;
solo raramente, e soprattutto nei periodi della buona stagione, si stacca dal fondo in branchi che per l'occasione risultano sempre numerosi e forma il cosiddetto "montone", non si sa se per cibarsi di pescetti che stazionano più in alto, ovvero per esigenze connesse al ciclo riproduttivo;
è catturabile in traina principalmente nelle acque limpide e pulite delle isole maggiori e minori (eccellenti quelle della Sardegna) nonché nella fascia litoranea continentale ove si incontrano coste precipiti e/o secche di una certa consistenza; penalizzati pertanto in partenza i bacini centro-settentrionali dell'Adriatico occidentale.
E' interessante sapere che il dentice è un abitudinario che ama ripercorrere gli stessi itinerari di risalita dal fondo dove trascorre l’inverno. Questo significa che, individuata una zona in cui i dentici cacciano, sarà possibile pescarli in ogni stagione.

[SM=x53607] [SM=g27835] [SM=g27836] [SM=g27811]
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</body>

[

[Modificato da lorette 20/01/2005 1.17]

eLpaZZo
00martedì 25 gennaio 2005 13:13
e-mail inviatami da kokeshidoll
Eccomi, scusate se rispondo solo adesso, ma come già avevo a suo tempo detto al Buon Maestro per impegni di lavoro il tempo a disposizione è molto ridotto e adesso si è aggiunto pure il problema che freeforumzone non mi permette più di fare il login (ringrazio chi sabato sera aggeggiando con il mio pc ha combinato non so che cosa….)

MIGRAZIONI

Con il termine migrazione si indicano “movimenti direzionali diretti di un gran numero di individui di una specie tra aree geografiche diverse” comprendendo dai viaggi degli uccelli agli spostamenti transoceanici di pesci come le anguille. Si possono avere “migrazioni verticali” dal fondo alla superficie e viceversa o “orizzontali”come nei tonni e acciughe che si spostano dal largo verso la costa. La scala temporale delle migrazioni può essere nell’ordine di ore (alcune specie di alghe e fitoplancton che discendono verso la profondità di notte, ma risalgono verso la superficie durante il giorno), giorni, mesi, stagioni (come le balene che nell’emisfero meridionale si spostano in estate verso sud nelle acque antartiche per alimentarsi, mentre in inverno si spostano nelle acque tropicali e subtropicali per riprodursi),ma anche di anni. Questo è il caso di molte specie come il salmone (migrazioni anadrome dal mare alle acque dolci per riprodursi)e l’anguilla (migrazioni catadrome di senso opposto con la riproduzione nella profondità del mare) che nascono in un habitat, si accrescono in un altro habitat e tornano a riprodursi o morire in quello iniziale. Gli spostamenti delle specie ittiche si verificano in relazione a:
1) riproduzione (migrazioni genetiche). L’attività ormonale connessa alla maturazione delle gonadi induce l’animale a spostarsi nelle aree dove le condizioni consentono la riproduzione.
2) nutrimento (migrazioni trofiche). In questo caso fattori di natura strettamente ecologica portano l’animale nell’area del pascolo.
Le migrazioni e gli spostamenti delle varie specie di telostei possono essere schematizzati immaginando un triangolo ai cui vertici troviamo rispettivamente l’area del pascolo o homing, l’area della riproduzione e la nursery. Gli adulti dall’area del pascolo dove si trovano per esigenze alimentari, sotto spinta ormonale al momento della riproduzione si spostano nell’area di riproduzione. Al termine gli adulti si riportano nell’area di pascolo, mentre i nuovi nati nella nursery, da dove terminato l’accrescimento o raggiunto un buon livello di sviluppo raggiungono l’area di homing.
Non sempre come accade per salmoni o anguille queste aree sono distanti migliaia di Km, a volte si tratta anche solo di differenti profondità.
Quindi in sintesi l’animale sverna e rimane attivo in presenza di scarso nutrimento e bassa temperatura. Con l’innalzamento della temperatura i pesci tornano ad essere attivi, ma i loro movimenti sono limitati dalle masse d’acqua sfavorevoli come una salinità o una temperatura troppo bassa o da scarsezza di cibo e dove il cibo si concentra tendono ad aggregarsi. Con l’arrivo del periodo riproduttivo si ha la migrazione per la riproduzione che oltre ad essere “influenzata” dalla masse d’acqua e nel caso di specie che depongono sul fondo dal tipo di substrato.
Molte specie di telostei hanno la capacità di avvertire i gradienti di concentrazione degli organismi di cui si nutrono. All’inizio degli anni ’60 alcuni studi hanno evidenziato una correlazione tra la quantità di zooplancton e la concentrazione di aringhe lungo le coste islandesi, anche se in genere le varie specie tendono ad aggregarsi dove temperatura, salinità e nutrimento sono idonei come nel caso della Sardinopsis che si raduna nelle aree dove la temperatura oscilla tra i 12 e i 16°C e se in queste zone il cibo è abbondante ritarda la migrazione.

Naturalmente il Maestro ha sempre ragione ah ah ah ah ah


eLpaZZo
00martedì 25 gennaio 2005 15:10
Un'ultima cosa , la nostra cara biologa , ha reso solamente un discorso per il momento introduttivo a scopo di assimilare la terminologia ed i concetti di base espressi. La seconda sua parte di lavoro sarà più mirata alle singole specie richieste ma attenzione , tengo a precisare che lei non ha la sfera di cristallo per sapere con precisione spazio/temporale l'ubicazione dei pesci [SM=x53598]
Il tutto si riassume che una specie più che un'altra può avere un raggio d'azione tra la zona di accoppiamento e la zona di pascolo di decine di centinaia di chilometri , come per esempio una zona di pascolo può essere racchiusa in un area di centinaia di chilometri quadri.[SM=x53609]


blufishing
00martedì 25 gennaio 2005 15:26
ok per la spiegazione !!

però non stiamo insinuando che l'orata è un pesce pelagico, vero ???

se si, stiamo, con queste affermazioni, stravolgendo un sacco di teorie, anzi certezze, del marenostrum.

in ogni caso, io mi dissocio totalmente da queste affermazioni, rimando dell'idea, non mia, che si tratta di un pesce staziale, come riportato anche dall'autorevole http://www.fishbase.org, a questo indirizzo: http://www.fishbase.org/Summary/SpeciesSummary.cfm?genusname=Sparus&speciesname=aurata
eLpaZZo
00martedì 25 gennaio 2005 16:51
Per rispondere alla tua domanda ti chiedo sei hai letto o si è mai fatta una congettura da qualche parte nella discussione da me postate se l’orata è un pesce pelagico ? A me non pare quindi ….
Nessuno sta stravolgendo niente ma solo documentando in maniera scientifica quello che è un sistema complesso quale lo studio delle abitudini di alcuni pesci. Come scritto dal mio secondo post , è stata fatta una “introduzione” alla materia che nulla aveva a che vedere con affermare la pelagicità o la stanzialità di una o altra specie.
Ad anticipare e spiegare quello che può essere un sistema di difficile comprensione come ad esempio il bacino del Mediterraneo settentrionale per fattori che non si posso trovare in altri ecosistemi , si tratta di comprendere che nel nostro caso dell’orata ci sono da tener conto di due fattori per determinare la mobilità della specie; il primo è il termoclino che nel bacino settentrionale presenta andature marcate per il suo relativamente basso fondale che presenta minimi invernali attorno ai 10-13°C a –20/25 metri di profondità. Seconda cosa da rilevare di estrema importanza è la forte sensibilità al freddo , che può procurare all’orata la morte nei periodi più freddi (temperatura sotto i 10°C). La visione d’insieme di questi due fattori determina che nei periodi invernali l’orata deve spostarsi in zone con acque decisamente più calde rispetto a quelle ad essa dannose. A conclusione di questo , che spero sia stato compreso , che ci sono delle sfumature da considerarsi nei casi specifici come questo per non incappare in errori grossolani sull’impiego di termini di cui non si ha la piena padronanza; questo spiega che se l'orata (nel nostro caso) trova condizioni climatiche favorevoli (ad esempio scarichi di acqua calda da processi industriali) , "potrebbe" svernare , ma se ad esempio non riesce a trovari condizioni alimentari adatte questa deve per forza protendersi verso altre zone (lonatane o meno visto che non conosciamo l'andamento delle correnti e relkative temperature)....come diceva Stefano.
Tutte le informazioni dei relativi post sono tratte in maggior parte dalla pubblicazione “Guida alla biologia marina del Mediterraneo” della Ricerche Design Editrice Srl 1998.


blufishing
00martedì 25 gennaio 2005 17:11
è un bel parlare....anzi scrivere !! [SM=x53623]

però il non sapere se l'orata si sposta o meno, è la cosa fondamentale del discorso...!! giusto ?? o no ?!

quindi, ritengo che le affermazioni di una pelagicità del pesce in questione, siano da scartare a priori, al di là delle conoscenze delle correnti o quant'altro... l'orata è e rimane, un pesce stanziale e sedentario, che non affronta migrazioni nei periodi freddi, che non cambia mare, che non si sposta per grandi distanze, almeno non tali da essere considerato un pesce migratorio.

questo, non lo affermo io ma, è il frutto di uno studio... niente di più !
eLpaZZo
00mercoledì 26 gennaio 2005 08:38
Allora , alla tua domanda è stata data una risposta scientifica ma che mi pare tu non abbia colto perchè forse non fai abbastanza attenzione a quello che è stato scritto e/o espresso. Te la faccio più semplice magari ci arrivi dai .....
Allora come si è detto , l'orata per vivere in situazioni ottimali ha bisogno di temperature mai inferiore a 10°C , un PH tra 7,8 e 8,2 e una densità tra 1025/1027. Questi sono dati che credo tu li possa trovare anche in rete per confermarli. Questo implica nel caso specifico del baccino del Mediterraneo settentrionale a trovare zone con temperature che soddisfino le esigenze vitali dell'orata. Ora se prendi una carta nautica e guardi l'andamento del fondo vedrai che la profondità non supera mai i -50 metri sino a Pola per esempio , a questo guardi ad esempio i dati riportati dalla boa oceanografica di Pirano al link e vedrai che ad esempio la temperatura a -23metri e sotto i 10°C (oggi). A fronte di tutto questo si afferma che : una ipotetica orata non può stazionare nel bacino settentrionale nei mesi freddi per temperature troppo basse e deve spostarsi.
Quindi a chiudere il concetto di stanzialità (per questo esemplare) deve avere un raggio leggermente (di quello che uno può intendere per stanziale) più elevato a centinaia di km e non un raggio di centinaia di metri.


matomatteo
00mercoledì 26 gennaio 2005 08:45
Re:

Scritto da: eLpaZZo 26/01/2005 8.38
Allora , alla tua domanda è stata data una risposta scientifica ma che mi pare tu non abbia colto perchè forse non fai abbastanza attenzione a quello che è stato scritto e/o espresso. Te la faccio più semplice magari ci arrivi dai .....
Allora come si è detto , l'orata per vivere in situazioni ottimali ha bisogno di temperature mai inferiore a 10°C , un PH tra 7,8 e 8,2 e una densità tra 1025/1027. Questi sono dati che credo tu li possa trovare anche in rete per confermarli. Questo implica nel caso specifico del baccino del Mediterraneo settentrionale a trovare zone con temperature che soddisfino le esigenze vitali dell'orata. Ora se prendi una carta nautica e guardi l'andamento del fondo vedrai che la profondità non supera mai i -50 metri sino a Pola per esempio , a questo guardi ad esempio i dati riportati dalla boa oceanografica di Pirano al link e vedrai che ad esempio la temperatura a -23metri e sotto i 10°C (oggi). A fronte di tutto questo si afferma che : una ipotetica orata non può stazionare nel bacino settentrionale nei mesi freddi per temperature troppo basse e deve spostarsi.
Quindi a chiudere il concetto di stanzialità (per questo esemplare) deve avere un raggio leggermente (di quello che uno può intendere per stanziale) più elevato a centinaia di km e non un raggio di centinaia di metri.




mamma mia de monfalcon che sgaio che te son!!!!!!!!
lorette
00mercoledì 26 gennaio 2005 09:21
COME VIVE L'ORATA

Sparus aurata vive solitaria od in piccoli gruppi di individui di diverse età. E' una specie che tollera salinità da 20 a 45ä (eurialina), caratteristica che le permette di penetrare in lagune e stagni costieri in cui migra, in genere, all'inizio della primavera e che abbandona al sopraggiungere dell'inverno. In questa stagione, si sposta in acque più profonde, sia per evitare le basse temperature, che a scopo riproduttivo. La sua resistenza alle basse temperature è scarsa (valori minori di 5 ¼ C rappresentano la soglia letale).

[SM=x53607] [SM=g27835] [SM=x53607] [SM=g27835] [SM=x53607] [SM=g27835]
lorette
00mercoledì 26 gennaio 2005 09:33
COME VIVE LA SPIGOLA

Dicentrarchus labrax vive durante il periodo giovanile in piccoli branchi, mentre da adulta è solitaria. La specie è molto resistente tollerando temperature variabili da 2 a 30°C (euriterma) e salinità da 4 a 40 ä (eurialina). In primavera, i nuovi nati migrano (montata) dal mare in acque salmastre (bassa salinità) o dolci (lagune, estuari e fiumi), dove permangono spesso fino alla maturità sessuale.


[SM=x53607] [SM=g27835] [SM=x53607] [SM=g27835] [SM=x53607] [SM=g27835]
lorette
00mercoledì 26 gennaio 2005 09:35
COME VIVE IL CEFALO

Mugil cephalus vive in piccoli branchi e può Compiere frequenti balzi fuori dall'acqua. La specie tollera ampie variazioni di temperatura (euriterma) e di salinità (eurialina), vivendo a temperature dai 2-3 ai 32-34 C ed a salinità da 4 a 40 ä. I giovani in particolare migrano dal mare in laguna (montata) in primavera.


[SM=g27835] [SM=x53607] [SM=g27835] [SM=x53607] [SM=g27835] [SM=x53607] [SM=g27835]
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