campagna del ministero Slogan «Seduto, cuccia. Muori» contro chi abbandona gli animali
ROMA Arriva l'estate e con la bella stagione Fido rischia di finire sul ciglio della strada, abbandonato dai propri padroni. Secondo le stime dell'Ente nazionale per la protezione degli animali «sono 72 mila i casi di reati contro gli animali negli ultimi sei mesi del 2004», afferma il presidente dell'Osservatorio cinologico multidisciplinare (Ocim) Carlo Fidenza, mentre le denunce da quando è entrata in vigore la nuova legge sono aumentate del 50%. E così per contrastare un fenomeno dalle «dimensioni spaventose» il ministero delle Politiche agricole ha promosso un campagna di sensibilizzazione dai toni volutamente forti e che è stata presentata ieri a Roma. «Seduto, cuccia. Muori». Questo lo slogan scelto dall'Ocim del Mipaf «per cercare di illuminare quella zona grigia che non fa percepire attentamente che quando si abbandona un animale si è di fronte a un reato», una vera e propria «mancanza di civiltà e educazione», ha detto il ministro all'Agricoltura Gianni Alemanno intervenendo alla conferenza stampa. Ed è anche per riuscire a vincere questa sfida, che il ministero ha ampliato le competenze dell'Ente nazionale cinofilia italiana (Enci) alla cura e alla tutela dei cani, nonchè alla responsabilizzazione dei cittadini. La campagna cade a quasi un anno esatto dall'entrata in vigore della legge 189 del 2004, che punisce con pene molto più severe tutti coloro che maltrattano o abbandonano gli animali: «multe fino 10 mila euro e fino a un anno di carcere», sottolinea Fidenza. Manifesti, t-shirt ma anche spot radiofonici cercheranno nei mesi estivi di raggiungere il numero più alto di persone.
Francesco Renga, Max Gazzè, Matia Bazar, Tullio de Piscopo, dj Francesco, Toto Cotungo, i Velvet, Massimo di Cataldo, Irene Grandi,
sono alcuni degli artisti che presteranno la propria voce lungo i due mesi estivi, per un totale che potrebbe raggiungere gli 800 spot al giorno. E, invece, per dare una mano ai padroni in viaggio verso le mete estive, Autogrill ha organizzato, presso i punti ristoro, dei «Fido parks». Ombra, luce e una cuccia dove i quattro zampe possono aspettare in tutta tranquillità che la pausa pranzo dei padroni finisca. Sensibilizzare sì ma non solo. Anzi, secondo il capo del Corpo forestale dello Stato proprio nell'ambito dei maltrattamenti di animali «l'aspetto rieducativo conta poco, funziona meglio la repressione». Un passo in avanti da questo punto di vista è stato fatto con la legge 189 del 2004, con la quale si è «passati dalla cultura della concorrenza a quella dei delitti». Il pessimismo di Patrone è giustificato dai dati: le violazioni legate al maltrattamento di animali riscontrate dal Cfs nel corso del 2004 sono, infatti, aumentate del 56%. Per non parlare del commercio di animali, che è al terzo posto al mondo per volume di affari dopo il traffico di armi e droga.
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