Risultati da due ricerche italiane.....

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+mimosa+
00venerdì 4 novembre 2005 18:13



- Causa asma in fattore crescita ...
E' una inportante scoperta italiana..
(ANSA)- Roma, 4 novembre. Ricercatori dell'università Cattolica di Roma e del Cnr hanno trovato la causa dell'asma infantile nel settore di crescita nervoso. E' quanto emerge da un articolo della rivista Usa,American Journal of Respiratory and Critical Care Medicine. Gli studiosi hanno riscontrato che una comune infezione respiratoria, nota come " bronchiolite" che si può contrarre nei primi mesi di vita può rendere suscettibili all'asma per moltissimo tempo, addirittura fino a 10 anni.

2005-11-04 14:53
- Da cellule "bimbe" una nuova pelle
e anche organi nuovi, Importante scoperta italiana,
( ANSA) - Roma,4 Nov. - riportare indietro l'orologio biologico delle cellule dell'epidermide fino a farle ritornare "bambine":
L'obiettivo è di ottenere pelle unghie forse organi nuovi da queste cellule che ritornano ad essere staminali, ovvero primordiali. Potrebbe essere una rivoluzione nel futuro dei trapianti e della dermologia, grazie ad un nuovo metodo elaborato dal gruppo del direttore della Clinica dermatologica del Policlinico Umberto I di Roma , Stefano Calvieri.

2995-11-03 23:53

AnamVera
00domenica 6 novembre 2005 15:31


Interessantissimo....... [SM=g28002] [SM=g28003] [SM=g28002]
Lupomannaroxte
00martedì 8 novembre 2005 20:01
la sclerosi multipla
RICERCA

Grazie a un esperimento italiano, topi colpiti dalla sclerosi multipla hanno ripreso a camminare dopo l'iniezione di cellule staminali adulte. Il risultato, finora senza precedenti, accende la speranza di poter mettere a punto una terapia contro la malattia nell'uomo, anche se per raggiungere questo obiettivo occorrono ancora anni. Le cellule staminali iniettate nei topi malati sono riuscite a ricostruire la mielina, ossia lo strato di cellule che riveste le cellule nervose (neuroni) e che permettono di condurre gli impulsi elettrici.
L'esperimento pubblicato su Nature è stato presentato nel corso di una conferenza stampa all'istituto San Raffaele di Milano il 16 aprile 2003. Presenti i due ricercatori che hanno condotto lo studio: Angelo Vescovi e Gianvito Martino con il direttore scientifico dell'Istituto, Claudio Berdignon. "Questo che presentiamo oggi è uno studio epocale - ha dichiarato durante la conferenza stampa Bordignon - perché ci dà dei risultati non su cosa potrebbero, ma su cosa possono fare effettivamente le cellule staminali. Ed è solo l'inizio".
La novità dello studio dei ricercatori del S.Raffaele, che attualmente sta sperimentando 10 protocolli di cura su questa malattia, è proprio nell'impostazione.
"Finora si era sempre partiti dalle cellule staminali - spiega Gianvito Martino, responsabile dell'unità di neuroimmunologia - per arrivare alla malattia, mentre questa volta siamo partiti dalla malattia per arrivare alle cellule staminali. Abbiamo considerato infatti le sue specificità, come l'infiammazione del sistema immunitario, la multifocalità, cioè il cagionare lesioni diffuse su tutto il corpo, e la demielinezzazione, ossia il rallentamento degli impulsi nervosi e da lì abbiamo avuto l'illuminazione di agire a livello sistematico e non della singola lesione": Ciò ha determinato una strategia di cura diversa, più organica, che ha consentito ai roditori, affetti da sclerosi multipla, di riprendere a camminare e usare di nuovo la coda. "Sfruttando la capacità di moltiplicarsi delle cellule staminali trapiantate, è stato possibile stimolare la produzione di nuove cellule nelle zone danneggiate - prosegue Angelo Vescovi, co-direttore dell'istituto di ricerca sulle cellule staminali-. Il che significa che si può intervenire non solo per prevenire lesioni, come si è fatto finora con gli immunosoppressori, ma per curare quelle già presenti nell'organismo".

Nel lavoro, cellule staminali prelevate dal tessuto cerebrale di topi adulti sono state iniettate in topi utilizzati come modello della sclerosi multipla e li hanno messi nuovamente in condizioni di camminare. Entro un mese i ricercatori prevedono di cominciare l'esperimento cruciale, quello sulle scimmie, che durerà circa un anno e mezzo e dal quale si attendono le risposte decisive per passare alla sperimentazione sull'uomo.
Occorrono ancora degli anni, quindi, prima di passare ai test clinici. "Tra un paio di mesi partiremo con la sperimentazione sulle scimmie, questa volta utilizzando cellule staminali umane di origine fetale - continua Martino-. Abbiamo già avuto l'ok della Commissione Europea per i finanziamenti e dal Comitato etico e dovremmo finire nel 2004. Prima di poter arrivare all'uomo dovranno passare minimo 5 anni, se non 10". Nel frattempo, hanno detto i due ricercatori, "utilizzando nei topi cellule staminali neutrali siamo riusciti a ricostruire la mielina", lo strato di cellule che riveste le cellule nervose (neuroni) e che permette il passaggio degli elettrici. Proprio la guaina di mielina è il bersaglio della sclerosi multipla: la malattia progressivamente distrugge questo strato protettivo provocando il graduale peggioramento dei pazienti e costringendoli sulla sedia a rotelle.
Una volta iniettate, le cellule staminali sono riuscite a raggiungere il "posto giusto", vale a dire che non soltanto sono arrivate in corrispondenza della lesione, ma lì hanno cominciato a differenziarsi fino a diventare cellule di mielina. Non solo: hanno anche cominciato a moltiplicarsi e a stimolare la formazione di altre cellule di mielina. "In questo modo le lesioni sono state riparate e tutti i topi trattati sono stati nuovamente in grado di camminare: 7 su 10 con un recupero significativo e 3 su 10 con un recupero completo", ha detto Martino "Dopo 12 anni di lavoro sull'isolamento delle staminali, questo risultato è il coronamento di un sogno", ha detto Vescovi. E' stato anche una sorpresa senza precedenti. Era infatti impensabile, fino ad oggi, utilizzare le cellule staminali per curare la malattia complessa con lesioni diffuse. "All'inizio delle ricerche sulle cellule staminali era difficile fare previsioni, ma si pensava che sarebbe stato più facili ottenere risultati su malattie dalle lesioni localizzate, come il Parkinson…e invece è regolarmente successo il contrario", ha detto Vescovi. "Per la prima volta - ha aggiunto Martino- cellule neurali somatiche hanno funzionato in una malattia caratterizzata da un gran numero di lesioni disseminate in tutto il cervello e nel midollo".

L'esperimento: cellule progenitrici delle cellule nervose sono state prelevate dai ventricoli cerebrali del topo e iniettate in topi con una malattia molto simile alla sclerosi multipla che colpisce l'uomo. In un gruppo di topi le cellule sono state iniettate direttamente nel cervello, in un altro nella vena della coda. in entrambi i casi, grazie a particolari sensori che utilizzano per localizzare le infiammazioni, queste cellule bambine hanno raggiunto le zone colpite dalle lesioni. Qui hanno cominciato a produrre mielina in almeno due modi: alcune cellule si sono trasformate in cellule di mielina (astrociti); altre hanno risvegliato le cellule produttrici di mielina che erano state bloccate e le hanno nuovamente attivate. I segnali che hanno reso possibile questa attivazione sono ancora sconosciuti.

I test sull'uomo: sono indubbiamente lontani, ma sono anche la grande sfida con cui i ricercatori cominciano fin da oggi a misurarsi. Il prossimo passo importante sarà il test sulle scimmie e poi, ha detto Vescovi, "la cruna dell'ago sarà utilizzare sui pazienti le cellule staminali neurali umane". Queste ultime sono state isolate dallo stesso Vescovi nel 1999, localizzate dietro il bulbo olfattivo. "Se le cellule umane dimostreranno di avere le stesse proprietà delle cellule staminali neutrali del topo, forse il passaggio all'uomo sarà relativamente facile, anche se richiederà comunque anni".

[URL=
www.lism.it/]
www.lism.it/
AnamVera
00venerdì 11 novembre 2005 16:01


A tutti e due, grazie. [SM=g28003]
GocciaDiParadiso
00domenica 13 novembre 2005 18:14



Le ricerche x fortuna vanno avanti.....




Qualche nuova cura x l'asma a me sarebbe servita x il mio bimbo 30 anni fa... la consolazione è che altri bimbi guariranno senza doversi trascinare questa malattia x tutta la vita. [SM=g27992]

Grazie anke a te caro MARCO [SM=g28003]
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