Felice del suo esordio all’Ariston, l’interprete bresciano sottolinea l’importanza di aver vicino la famiglia
Renga: "Tutto a meraviglia, anche Jolanda"
«Ha funzionato tutto a meraviglia. Sono contento della mia prova. Sentivo bene. Sono proprio riuscito a cantare come volevo». Così Francesco Renga, il cantante bresciano in gara al Festival, ha commentato il suo esordio sul palco dell’Ariston. E d’altra parte il bel Francesco era sembrato rilassato e sicuro anche alla vigilia della prima prova festivaliera, quando lo abbiamo incontrato. Tira fuori dal portafoglio una fotografia che maneggia con delicatezza. Da quel rettangolo di carta colorata, un bellissimo viso e due grandi occhi che guardano il mondo con stupore: «Lei è la mia Jolanda - dice con orgoglio, riponendo in tasca la fotografia che porta sempre con sé -. È qui a Sanremo insieme con la mamma (la showgirl Ambra Angiolini, compagna di Renga e opinionista all’Ariston - ndr). Avere la consapevolezza che una cosa così grande mi aspetta, mi dà serenità, la marcia in più». Canta la gioia di essere padre Francesco Renga, per la terza volta al Festival, ma quest’anno con motivazioni diverse: «Per la prima volta vivo questa kermesse in maniera divertita, serena, spensierata. È un approccio differente rispetto al passato. "Angelo" è la più bella canzone che ho portato al Festival. L’ho scritta di notte, vedendo le immagini dello tsumani. Guardando la mia piccolina dormire mi sono ispirato. Ho preso la penna e ho dato sfogo alle mie paure e a quelle che nutro per chi amo. Mi è nata una preghiera, una richiesta di aiuto per proteggere la vita dei miei cari. C’è anche una ricerca di religiosità, perché, come spero abbiate sentito ieri sera durante la mia esibizione, nel ritornello c’è la mia preghiera e una riflessione sul tempo". È raggiante Francesco, che qui a Sanremo, dorme in un albergo diverso da quello in cui alloggiano Ambra e la piccola Jolanda. «Stiamo lavorando ed io tra prove e interviste sono sempre in movimento. Anche Ambra è piena di impegni. Con lei mi confronto su tutto. Il nostro è un rapporto meraviglioso, costruttivo, importante. La bambina in questi giorni, la vedo quando posso ma bastano quei pochi momenti a ricaricarmi immediatamente». È rilassato Francesco, neppure le polemiche sul "conflitto d’interessi" che riguardano il ruolo di opinionista di Ambra, e la sua presenza in gara, lo toccano: «Sono delle polemiche gratuite e ridicole, puro chiacchiericcio. Il pubblico è sicuramente più sensibile e non manipolabile sulla potenza evocativa di una bella canzone». È entusiasta Francesco anche del Sanremo targato Bonolis. «La gara, l’eliminazione non mi dà preoccupazione: è un gioco. Quello che penso è che a vincere sia sempre una bella canzone e non la classifica finale». L’unico, piccolo timore che ha avuto Francesco riguardava gli abiti da indossare sul palcoscenico dell’Ariston. «I completi che ho scelto sono firmati Cavalli, sono eleganti con un tocco di originalità, dovevano arrivare da Milano, ma fino a poco prima della mia esibizione non si trovavano, erano spariti. Ho rischiato di farmi prestare qualcosa. Per il resto ho fatto le mie vocalizzazioni per scaldare la voce e ho pensato al mio angelo».
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