IO TE E LA VALIGIA!

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
Pagine: [1], 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8
TB-tdg
00lunedì 6 agosto 2012 23:00
quello che i dissidenti non raccontano parlando di ostracismo
Questo è uno stralcio di una mia lunghissima lettera, scritta con il cuore, per un amico eccezionale, un amico che mi ha accompagnato per tutta la vita che ho conosciuto a 8 anni e a cui sono stato legato come se fosse stato mio fratello carnale fino ad oggi. Un amico fedele, un amico sempre pronto ad ascoltarmi un amico che ha accompagnato la mia crescita. Abbiamo vissuto insieme tutte le tappe importanti che portano a diventare adulti: il battesimo, la scuola, i giochi, gli scherni dei compagni, le gioie dell’ essere parte di un grande gruppo di amici indivisibili, i libri letti, i fumetti comprati con i soldi che dovevano servire per il panino a scuola, le note, i filoni, gli scherzi, i primi amori, le prime sofferenze, le grandi delusioni, il fidanzamento ufficiale, il matrimonio, il primo figlio, il divorzio, la depressione, il nuovo amore, la lontananza, il trasloco ecc. ecc.
Ho avuto una vita travagliata, cosi come anche lui, ma se c’era una cosa certa quella era la nostra amicizia. Poi tutto è cominciato a cambiare circa 2 anni fa.
Avevamo realizzato un nostro sogno d’infanzia andando ad abitare vicini nello stesso palazzo, niente sembrava poter intaccare la nostra amicizia, avevamo vissuto e sormontato tutto l’immaginabile perciò sembrava assurdo potesse cambiare qualcosa proprio ora eppure nel giro di un anno le cose cambiarono. È con enorme tristezza nel cuore che scrivo queste righe, è come un grosso fardello che son costretto a portare e che devo portare da solo. Nel giro di un’ anno la nostra amicizia si raffredò, il mio amico divenne irregolare alle adunanze e c’era qualcosa di terribile che non ebbe mai il coraggio di confessarmi. Poi un anno fa il mio amico, mio fratello, si DISSOCIÒ!
La DISSASOCIAZIONE è terribile, ma non tanto per il fatto che la religione condanni a morte (SPIRITUALE) un tuo fratello, ma perché tuo fratello rinnega tutto ciò in cui avete sempre creduto, d’un tratto avviene una scissione non tanto dovuta alla dissasociazione quanto ad un vero cambio di personalità da parte di chi esce, che non ha più i tuoi stessi interessi, e le tue vedute sulla vita come anche le mete che prima di allora ci accomunavano.
Chi si dissocia o chi viene dissasociato spesso guarda al passato con ripudio e commiserazione. Succede che per scusare la sua scelta si associ a gruppi di FUORIUSCITI e appoggi appieno (pur non condividendoli) le loro idee sulla WT e il CD. Succede che i cosidetti APOSTATI (dissidenti) ci muovono gravi accuse quale l’ ostracismo e il rovina famiglie.
Io voglio farvi entrare nell’ ottica di un TdG, farvi sentire l’ altra campana per cosi dire, farvi capire di come ci si sente un TDG verso un dissasociato, farvi vedere che il dolore esiste in entrambi i lati, e che la sofferenza spesso non è dovuta alla dissasociazione in se stessa ma al cambio di personalità della persona fuoriuscita, ai nostri occhi avviene un tradimento, non tanto verso di noi quanto verso Dio e tutto ciò in cui crediamo.
Vi riporto ciò, che un anno fa, scrissi in questa sorta di lettera d’addio (o arrivederci), voglio rendervi partecipi dei sentimenti di un TDG e della sofferenza di chi come me si sente inerme e tradito! È solo una piccola parte ma credo sia sufficiente a rendere l’idea:

Io, Te e la Valigia!
È come se ci trovassimo su una strada di campagna, polverosa, lunga, interminabile piena di buche e pietre, costretti a camminare sotto un sole cocente. Io e te, stessa strada, entrambi con una grossa Valigia (una di quelle valige tipo Trolly) che ti tiri dietro ma che su una strada del genere non riesci a tirarla per come si deve. Sei costretto ad alzarla, portarla, fermarti e risistemarla.
Nella valigia c’è un po’ tutto quello che siamo: i nostri valori, le nostre credenze e i ricordi!
Poi d’un tratto tu decidi di mollarla!
La fai cadere, stanco, Perché ti pesa troppo e io ti chiedo preoccupato “ma cosa fai? Non puoi buttarla, è tutto li dentro… tutti i tuoi averi, le tue idee, i tuoi pensieri”
E tu dici: “No! Per camminare non mi serve, me la sto trascinando dietro da una vita, è una vita che quella dannata valigia mi rallenta! Più cose trovo sulla strada e più roba ci metto dentro e più essa diventa pesante! Voglio camminare libero, sarò veloce, il caldo non mi fiaccherà più tanto come ora, potrò correre e schivare le buche con facilità, sarò VELOCE , LEGGERO E LIBERO!”
Io ti guardo TRISTE e dico che questo cambierà tutto, che pur volendoti bene d’ora in poi sarà tutto diverso, ci allontaneremo e la nostra amicizia ne risentirà. Allora tu mi rispondi volendomi rassicurare: “Ma no, vedrai… io ti sarò sempre amico, sarò sempre io, sempre lo stesso solo che sarò libero e leggero, potrò darti una mano a portare la tua valigia. Sarò contento perché mi sentirò per la prima volta veramente libero! Non cambierà nulla per me vedrai… e poi non dirmi che non vuoi che io mi senta meglio e più felice?”
Io resto in silenzio, attaccato alla mia valigia, ai miei averi, a tutte quelle cose che mi hanno fatto diventare ciò che sono, consapevole che non potrò mai buttarla e che resterò sempre attaccata ad essa.
Forse sarà pur vero che tu, alla fine, resterai sempre lo stesso, ma ora sulla strada dissestata tu sei veloce mentre io sono stanco. COME POSSO STARE DIETRO AL TUO PASSO? Tu le buche le schivi, le pietre le salti, ti arrampichi sugli ostacoli MENTRE IO SARÓ SEMPRE LÍ A COMBATTERE CON LA MIA VALIGIA, dovrò trascinarmela dietro, dovrò fermarmi per ripararla, dovrò cercare di tirarmela dietro e arrampicarmi con essa. All’ inizio ancora saremo vicini, ci vedremo, il distacco sarà breve… magari dovremo solo alzare un po la voce per farci sentire e poter dialogare. Magari succederà che mi aspetterai le prime volte, magari mi darai una mano ma più il tempo passerà e più ti stancherai! Dirai: “ma come?... ho buttato apposta via la valigia per non essere più rallentato e sentirmi libero e ora devo star dietro al mio amico che si ostina a non voler mollare la sua dannata valigia?”
Il distacco crescerà, incontrerai altri compagni di viaggio LIBERI COME TE, sarà divertente star con loro, aver trovato persone che sanno stare al tuo passo, correre con loro senza pesi ne freni! Il tuo vecchio amico, invece, sarà sempre lì dietro, chi sa dove? A combattere e torturarsi con quella inutile Valigia. Magari mi chiamerai sul cellulare e mi chiederai: ”Ehi amico tutto bene?” e domanderai della Valigia “c’è l’ hai ancora con te vero?” …e dopo che la mia risposta sarà sempre la stessa, mi chiamerai sempre più raramente. Io non potrò chiamarti, lo sai bene, sono le regole di quelli che hanno una Valigia!

TB-tdg
00lunedì 6 agosto 2012 23:01
2 parte
Certo, se ti troverei triste o ferito in qualchè angolo della strada a terra e incapace di proseguire (magari avendo preso una storta correndo) sarei il primo a fermarmi e ad aiutarti. Aprirei la mia Valigia e prenderei i cerotti, le creme, gli antibiotici che conservo in essa per curarti. Nessuno dei tuoi amici senza valigia potrebbe farlo, semplicemente perché non ha un posto dove portarsi dietro le cure visto che ha scelto di voler essere libero (come te). Il guaio di quelli senza valigia è proprio questo! Sono veloci, sono liberi, ma quando cadono o si fanno male, quando succede qualcosa di grave o triste (come ad esempio un lutto) non hanno nulla dietro, nessuna cura e nessun rimedio, se non parole vuote. Il prezzo della LIBERTÀ INCONDIZIONATA È LA RINUNCIA ALLA VALIGIA ECON ESSA ATUTTO CIÒ CHE C’È AL SUO INTERNO COMPRESO LE CURE E I MEDICINALI!
Forse non ci vedremo più per molto tempo, forse non avremo più notizie l’ uno dell’ altro ma il bene che c’è stato non verrà mai dimenticato.
Arriverà il giorno in cui il nostro viaggio finirà, in cui abbandoneremo la strada irta e dissestata per entrare alla stazione. Finalmente avremo lasciato dietro di noi buchi, sassi e ostacoli e potremo metterci comodi nel prossimo Treno che ci porterà dritto a casa.
Probabilmente sarà lì che ci riincontreremo, magari sarai seduto su una panchina come se stessi aspettando qualcosa. Essendo senza pesi e libero sarai arrivato li molto prima di me. Si credo proprio che sarai seduto su quella panchina ad aspettare il treno che ci porterà al Villaggio, alle nostre case. Mi siederò accanto a te, entrambi invecchiati e parleremo del più e del meno, mi racconterai del tuo viaggio, della libertà che hai assaporato e io ti racconterò delle tante difficoltà riscontrate a dovermi aver portato dietro la valigia. Forse sarò un po geloso di te che te la sei passata meglio di me ma ormai non conta più, conta solo il fatto di essere li seduti, insieme su quella panchina, conterà solo la brezza leggera e l’ ombra che finalmente avremo sulle nostre teste, conterà solo quel fischio del Treno in partenza. Il bello dovrà venire ora, prenderemo il treno, ci riposeremo, berremo qualcosa insieme al bar, un acqua tonica fresca con ghiaccio, arriveremo prima di domani alla nostra nuova casa ci sistemeremo le nostre cose nella nostra nuova casetta e vivremo una vita felice e riposante.
Prenderò la mia valigia e mi dirigerò all’ entrata del TRENO! Ti chiamerò aspettandoti sui scalini ma tu con un cenno mi dirai: “vai! Vai pure… non preoccuparti di me!”
Io titubante resterò li impalato come per chiederti del folle gesto e tu mi dirai: “Non ha senso che venga, non ho gli atti di proprietà della mia casa li ho lasciati nella valigia come ho lasciato pure li dentro tutti i miei averi. Per quale motivo dovrei venire? Non avrei nulla, dovrei accontentarmi di dormire fuori al freddo e condurre una vita isolata nei boschi. Tanto vale rimanere qui su questa comoda panchina, Vai pure senza di me!”
Io ancora incredulo ti direi: “Amico non preoccuparti, potrai dormire a casa mia, ricomincerai da zero, ti aiuterò io, ho raccolto abbastanza roba nella mia valigia, vedrai basterà per entrambi!”
Al che tu mi dirai con gli occhi lucidi: “credi davvero che quello che hai nella valigia basterà per entrambi?”
Io dirò: “ma certo!”
E tu dirai: “quanti biglietti hai?”
…e mi renderò conto di quale sia la reale situazione. Ognuno ha il suo biglietto nella sua valigia. Ognuno ha la responsabilità solo ed esclusivamente per se stesso. Nessuno puo avere 2 biglietti nella valigia o un biglietto a nome di un altro. Abbandonando la valigia abbandoni anche quell’ unico biglietto. Ti guarderò per un ultima volta e tu mi dirai “Io non posso venire! Ho lasciato il mio biglietto nella valigia, non mi lasciano entrare senza! Addio amico ti voglio bene”
Addio Amico!
Salirò sul treno, io con la mia valigia, sarò contento di andare alla mia nuova casa ma con un amaro ricordo, con un grande bene caduto nel vuoto!
Forse non avrò neanche la forza di girarmi e guardarti allontanare e diventare sempre più piccolo e minuscolo fino a vederti scomparire, guardarti quell’ ultima volta. Con le lacrime agli occhi non mi resterà altro che un bellissimo ricordo di un bellissimo viaggio IO eTE e la Valigia!
Amalia 52
00martedì 7 agosto 2012 06:10

Forse non ci vedremo più per molto tempo, forse non avremo più notizie l’ uno dell’ altro ma il bene che c’è stato non verrà mai dimenticato.
Arriverà il giorno in cui il nostro viaggio finirà, in cui abbandoneremo la strada irta e dissestata per entrare alla stazione. Finalmente avremo lasciato dietro di noi buchi, sassi e ostacoli e potremo metterci comodi nel prossimo Treno che ci porterà dritto a casa.




Una lettera piena di emozioni! [SM=g28000]
Mai perdere la speranza che quell'amico un giorno prenderà il treno giusto e tornerà a casa! [SM=g27988]
eliseba
00martedì 7 agosto 2012 06:16

davvero bella lettera!



e poi in ultima analisi sara' Geova che infine giudicherà perchè è solo Lui che puo' leggere il cuore -



[SM=x1408424]
Grattamacco '67
00martedì 7 agosto 2012 09:47
Bellissima lettera,commovente. [SM=g7364]

Anche io 10 anni fà lasciai la mia valigia e percorsi un tratto di strada senza di essa. Ma siccome non mi sentivo nè libero nè leggero,ma soltanto NUDO,tornai indietro a riprendermela,felice di ripercorrere quella strada dissestata con i miei indumenti,i miei medicinali e il mio biglietto.

Spero molto che col tempo anche il tuo caro amico provi il disagio conseguenza del vivere senza gli abiti cristiani e torni sui suoi passi. [SM=g7255]

Gioacchino59
00martedì 7 agosto 2012 10:02
Re: quello che i dissidenti non raccontano parlando di ostracismo
TB-tdg, 06/08/2012 23.00:

......................


Caro TB,
devo dire che la tua lettera, dal punto di vista letterario, mi piace.
Ammiro ed apprezzo la tua sincerità che da essa traspare.
Andando nel merito, non ho elementi per confutare sia ciò che dici, sia ciò che dicono al contrario i cosiddetti "dissidenti", perchè io non ho esperienza diretta di alcuna delle due situazioni da te rappresentate (quella di un Tdg o quella di un "dissidente").

Una piccola riflessione, però, mi viene spontanea.
Tu parti dall'assunto che l'altro abbia lasciato la sua valigia simile alla tua e che sia rimasto completamente senza.
Non credi che l'altro possa avere, magari, una valigia di tipo diverso, da te non vista, perchè non è detto che lui debba per forza esserti vicino fino alla fine del viaggio?
Certamente o forse, starà facendo un percorso diverso, non necessariamente parallelo al tuo, con una valigia che contiene beni e/o valori diversi.
Nel caso particolare, tu sei molto di più a conoscenza dei fatti (rispetto a me o a noi), però non credo che questa tua e sua esperienza possano essere assimilate a molte altre che magari sono di natura e motivazioni completamente diverse.

Resta comunque il fatto che la tua lettera, sotto certi aspetti, è davvero apprezzabile e fa riflettere.
[SM=x1408424] [SM=g1944981]
Barnaba1977
00martedì 7 agosto 2012 10:11
Bella lettera! Chissà che tocchi il cuore del destinatario...
Grattamacco '67
00martedì 7 agosto 2012 10:20
Re: Re: quello che i dissidenti non raccontano parlando di ostracismo
Gioacchino59, 07/08/2012 10.02:

TB-tdg, 06/08/2012 23.00:

......................



Una piccola riflessione, però, mi viene spontanea.
Tu parti dall'assunto che l'altro abbia lasciato la sua valigia simile alla tua e che sia rimasto completamente senza.
Non credi che l'altro possa avere, magari, una valigia di tipo diverso, da te non vista, perchè non è detto che lui debba per forza esserti vicino fino alla fine del viaggio?
Certamente o forse, starà facendo un percorso diverso, non necessariamente parallelo al tuo, con una valigia che contiene beni e/o valori diversi.

[SM=x1408424] [SM=g1944981]




Sostituiamo la valigia col "palo di tortura" (o croce se preferisci) di cui parlò Gesù.

“Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda il suo palo di tortura e mi segua di continuo." Matteo 16:24

Non credo che di tali "Stauròs" ve ne possano essere di quelli a proprio comodo.

La valigia di cui TB parlava,comunque rende l'idea che dentro di essa vi abbiamo posto tutte le nostre cose di valore maturate durante gli anni di esperienza di vita,e tutte le speranze per il futuro che sempre in tali anni abbiamo nutrito.

Il nuovo cammino intrapreso dall'amico di TB è privo di quel contenuto anche se cammin facendo avesse comprato un altra valigia.



la_verita
00martedì 7 agosto 2012 10:33
Re: Re: quello che i dissidenti non raccontano parlando di ostracismo
Gioacchino59, 07/08/2012 10.02:

TB-tdg, 06/08/2012 23.00:

......................


Caro TB,
devo dire che la tua lettera, dal punto di vista letterario, mi piace.
Ammiro ed apprezzo la tua sincerità che da essa traspare.
Andando nel merito, non ho elementi per confutare sia ciò che dici, sia ciò che dicono al contrario i cosiddetti "dissidenti", perchè io non ho esperienza diretta di alcuna delle due situazioni da te rappresentate (quella di un Tdg o quella di un "dissidente").

Una piccola riflessione, però, mi viene spontanea.
Tu parti dall'assunto che l'altro abbia lasciato la sua valigia simile alla tua e che sia rimasto completamente senza.
Non credi che l'altro possa avere, magari, una valigia di tipo diverso, da te non vista, perchè non è detto che lui debba per forza esserti vicino fino alla fine del viaggio?
Certamente o forse, starà facendo un percorso diverso, non necessariamente parallelo al tuo, con una valigia che contiene beni e/o valori diversi.
Nel caso particolare, tu sei molto di più a conoscenza dei fatti (rispetto a me o a noi), però non credo che questa tua e sua esperienza possano essere assimilate a molte altre che magari sono di natura e motivazioni completamente diverse.

Resta comunque il fatto che la tua lettera, sotto certi aspetti, è davvero apprezzabile e fa riflettere.
[SM=x1408424] [SM=g1944981]




Condivido questa tua riflessione ed anche a me, al di là delle emozioni che traspirano dallo scritto, sembra di leggere delle autoconvinzioni che cercano scusanti per troncare una amicizia che sarebbe potuta continuare se non ci fossero state imposizioni 'dall' alto' che obbligano il testimone a mantenere questo atteggiamento ostracizzante verso il caro amico disassociato.
Nella vita si può, anzi si deve cambiare, guai a rimanere statici, si rischia la morte psicologica, se si è veri amici, se si crede veramente nel l'amicizia, niente e nessuno potrà mai rovinarla, i cambiamenti si accettano rispettosamente, ci si confronta e se non si condivide più qualcosa si va avanti lo stesso rispettandosi.
Pretendere di rimanere amico dell'altro solo finché segue la nostra stessa religione è aberrante, non vorrei essere nei panni del tuo amico, la sua delusione deve essere terribile, anche se immagino che prevedesse la tua scelta., mai mettere la religione in mezzo agli affetti, l'amore deve venire sempre prima di tutto, se invece preferiamo il legalismo, il seguire la lettera o le interpretazioni umane imperfette di questa, si svilisce il cristianesimo rendendolo una religione sterile e farisaica come tante altre, Dio ci ha donato la coscienza e usiamola senza timori.
Gioacchino59
00martedì 7 agosto 2012 10:55
Re: Re: Re: quello che i dissidenti non raccontano parlando di ostracismo
la_verita, 07/08/2012 10.33:

Condivido questa tua riflessione ..................................


[SM=g1861209]
Come dice anche Grattamacco, quella valigia può essere assimilata alla croce (o al palo) di Matteo 16:24, ma portarla non vuol dire necessariamente appartenere ad una religione o fede particolare e farsi guidare dai suoi dettami.
Il vero cristiano, responsabilmente, segue praticamente e sinceramente tutti gli esempi di Gesù, con e nonostante tutti i casi e le traversie, talvolta anche gravi, della vita umana.
[SM=x1408424] [SM=g1944981]
Giandujotta.50
00martedì 7 agosto 2012 11:52
L'amicizia è un sentimento elettivo.

Un tipo di amore molto forte che vive di prove continue.
A chi telefoneremmo per farci dare un passaggio? per domandare un favore? per sfogarci magari a tarda sera di un dispiacere ricevuto sapendo che il suo orecchio è sempre pronto ad ascoltare? Con chi possiamo fare progetti avendo la medesima visuale della vita?
Chi farebbe con noi qualche km di camminata veloce per aiutarci se abbiamo deciso di dimagrire? Con chi vorremmo rivedere quel bel film che ci ha fatto tanto ridere? L'amicizia è un tipo di amore molto forte a cui manca solo l'eros per cui non è geloso dell'altro

L'amicizia è anche questo...
Un dare e avere continuo, senza tener conto del saldo attivo/passivo...ma è un dare e avere continuo.
Se ad un certo punto l'orizzonte cambia per uno dei due, chi è lasciato lo sente come un abbandono e ne soffre fino a farsene una ragione perchè l'amicizia si sceglie per affinità. Se non esiste piu questa, potrebbe restare la finzione. Ma non è amicizia.


la_verita
00martedì 7 agosto 2012 12:07
Re:
Giandujotta.50, 07/08/2012 11.52:

L'amicizia è un sentimento elettivo.

Un tipo di amore molto forte che vive di prove continue.
A chi telefoneremmo per farci dare un passaggio? per domandare un favore? per sfogarci magari a tarda sera di un dispiacere ricevuto sapendo che il suo orecchio è sempre pronto ad ascoltare? Con chi possiamo fare progetti avendo la medesima visuale della vita?
Chi farebbe con noi qualche km di camminata veloce per aiutarci se abbiamo deciso di dimagrire? Con chi vorremmo rivedere quel bel film che ci ha fatto tanto ridere? L'amicizia è un tipo di amore molto forte a cui manca solo l'eros per cui non è geloso dell'altro

L'amicizia è anche questo...
Un dare e avere continuo, senza tener conto del saldo attivo/passivo...ma è un dare e avere continuo.
Se ad un certo punto l'orizzonte cambia per uno dei due, chi è lasciato lo sente come un abbandono e ne soffre fino a farsene una ragione perchè l'amicizia si sceglie per affinità. Se non esiste piu questa, potrebbe restare la finzione. Ma non è amicizia.






Se l'orizzonte cambia, non devono cambiare i sentimenti per l'altro, soprattutto non ci si può lasciare perché qualcuno ci obbliga a farlo, perchè se non lo facessimo verremmo a sua volta ostracizzati, perchè se non lo facessimo rischiermmo di perdere tutto il nostro mondo affetti compresi, questo ho compreso leggendo le vostre pubblicazioni e le esperienze di chi è uscito da voi, questo è inaccettabile perché questa cosa ha solo un nome:
Ricatto morale.
Giandujotta.50
00martedì 7 agosto 2012 12:20
E qui che sbagli! Se l'orizzonte cambia non si cammina piu insieme...si va in due direzioni diverse. Cosa ci si racconterà incontrandosi? L'uno parlerà di cose che l'altro non condivide e viceversa.
Come dare prova di amicizia quando i valori sono cambiati per uno dei due? Occorre rispettare la scelta di chi cambia per primo. Si soffre l'abbandono ma poi se ne fa una ragione: non è piu la persona che era prima, quella che il cuore aveva eletto per affinità. Capita.

L'amicizia si sceglie per affinità...non può esistere tra due persone che hanno obiettivi che divergono. Non sarebbe Amicizia, quella che si incontra poche volte nella vita.

Gioacchino59
00martedì 7 agosto 2012 12:27
Re:
Giandujotta.50, 07/08/2012 11.52:

L'amicizia è un sentimento elettivo.

Un tipo di amore molto forte che vive di prove continue.
A chi telefoneremmo per farci dare un passaggio? per domandare un favore? per sfogarci magari a tarda sera di un dispiacere ricevuto sapendo che il suo orecchio è sempre pronto ad ascoltare? Con chi possiamo fare progetti avendo la medesima visuale della vita?
Chi farebbe con noi qualche km di camminata veloce per aiutarci se abbiamo deciso di dimagrire? Con chi vorremmo rivedere quel bel film che ci ha fatto tanto ridere? L'amicizia è un tipo di amore molto forte a cui manca solo l'eros per cui non è geloso dell'altro

L'amicizia è anche questo...
Un dare e avere continuo, senza tener conto del saldo attivo/passivo...ma è un dare e avere continuo.
Se ad un certo punto l'orizzonte cambia per uno dei due, chi è lasciato lo sente come un abbandono e ne soffre fino a farsene una ragione perchè l'amicizia si sceglie per affinità. Se non esiste piu questa, potrebbe restare la finzione. Ma non è amicizia.


Cara Giandujotta, sono d'accordo con quanto dici in merito all'amicizia, fino ad un certo punto ...
Sulla parte da me sottolineata non posso essere d'accordo, in quanto un differente orientamento religioso non può e non deve certo inficiare un'amicizia sincera, altrimenti non è amicizia ma solo ipocrisia.
Ciao - Giò [SM=x1408424]
Giandujotta.50
00martedì 7 agosto 2012 12:38
Gioacchino forse abbiamo due differenti visioni dell'amicizia.
La mia amica del cuore mi sostiene nei miei progetti, mi aiuta se ho bisogno di conforto, mi consola da una delusione..
Se il mio progetto non fosse condiviso da lei, come mi aiuterebbe se ne avessi bisogno? Se non capisse la mia delusione perchè per lei i valori sono diversi (non diciamo cambiati, diciamo solo diversi) come mi consolerebbe? con parole finte? tanto per...?

provate a pensare a come nasce un'amicizia, cosa è, come si manifesta e si costruisce e poi forse capirete il mio punto di vista.

Non deve essere una tragedia essere lasciati da un'amico/a. E' la vita e si deve rispettare la decisione dell'altro..quello che per primo è cambiato.
Le strade si dividono. Perchè insistere che si faccia finta che tutto sia come prima? Non lo è piu. L'amore può finire. Accettiamo questa realtà.
Piangiamoci su, ma poi giriamo pagina...


Grattamacco '67
00martedì 7 agosto 2012 12:39
Re: Re: Re: Re: quello che i dissidenti non raccontano parlando di ostracismo
Gioacchino59, 07/08/2012 10.55:

la_verita, 07/08/2012 10.33:

Condivido questa tua riflessione ..................................


[SM=g1861209]
Come dice anche Grattamacco, quella valigia può essere assimilata alla croce (o al palo) di Matteo 16:24, ma portarla non vuol dire necessariamente appartenere ad una religione o fede particolare e farsi guidare dai suoi dettami.
Il vero cristiano, responsabilmente, segue praticamente e sinceramente tutti gli esempi di Gesù, con e nonostante tutti i casi e le traversie, talvolta anche gravi, della vita umana.
[SM=x1408424] [SM=g1944981]





Ovviamente quello che intendevo io,non è certo quello che tu hai riportato.

"Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda il suo palo di tortura e mi segua di continuo."

Per seguire Gesù non esistono diverse strade,ve n'è una sola. "Angusta" e con la "porta stretta".
Matteo 17:14 "mentre stretta è la porta e angusta la strada che conduce alla vita, e pochi sono quelli che la trovano".

Non voglio certo trovarmi a dire al Signore: "Signore...non ho in nome tuo...."portato una valigia"? [SM=g27988] ",solo per sentirmi rispondere "Non ti ho mai conosciuto,vai via da me operatore di illegalità (e contaffattore di borse!)"




Theokratik
00martedì 7 agosto 2012 13:02
Re: Re:
Gioacchino59, 07/08/2012 12.27:


... in quanto un differente orientamento religioso non può e non deve certo inficiare un'amicizia sincera, altrimenti non è amicizia ma solo ipocrisia.




Quanto dice lei è applicabile nel caso che io consideri la mia religione, "solo una religione". Ma se si considera la propria religione, come la propria vita, non può esserlo.

Nella vera fede l'amicizia è "relativa". Cosa intendo? Mi spiego.

Alla luce di diversi passi delle Scritture, è evidente che agli occhi di Dio, io devo essere amico di chi è amico con lui.
La mia vita, il mio scopo, è Dio. Egli è prima di tutto. E prima di tutto ci sono anche i suoi sentimenti e le sue preferenze, non le mie.

Non posso essere amico di Dio, se sono amico del mondo(Giacomo 4:4)
Non posso essera amico di Dio, se sono amico di chi lo disprezza(Salmo 139:21,22; 2 Cronache 19:2; 2 Corinti 6:14)

E ci sono altri passi che mettono in evidenza che i servitori di Dio sono amici di chi è amico con Dio.

Quindi se un amico mio, diventa "nemico" di Dio, non può essere più amico mio.
(Con ciò non voglio dire che coloro che sono di altre religioni sono tutti nemici di Dio; il lettore usi discernimento).
TB-tdg
00martedì 7 agosto 2012 13:17
Cercherò di spiegare meglio punto per punto.
Innanzitutto grazie a tutti voi che avete letto la lettere, impiegando il vostro tempo prezioso. Per me oltre che una spiegazione a chi è estraneo a certi meccanismi era un vero e proprio sfogo!
Sento tantissimo la mancanza del mio amico, ho un grosso vuoto dentro, un vuoto che nessun parente nessuna donna e nessun fratello in fede potrà mai colmare.

Gioacchino59, 07/08/2012 10.02:


Tu parti dall'assunto che l'altro abbia lasciato la sua valigia simile alla tua e che sia rimasto completamente senza.
Non credi che l'altro possa avere, magari, una valigia di tipo diverso, da te non vista, perchè non è detto che lui debba per forza esserti vicino fino alla fine del viaggio?



Quello che dici è vero! ognuno di noi ha il suo bagaglio di esperienze, valori morali e credenze, indipendentemente dalla religione a cui appartiene. Naturalmente anche il mio amico ha la sua personale valigia, ma nella mia storia la Valigia non rappresenta tanto il bagaglio culturale di ognuno di noi ma rappresenta il nostro stile di vita improntato sulla fede nella bibbia e nella nostra religione!

Mi spiego meglio:
Un tdg, come sapete, è particolarmente praticante. Crede che ogni aspetto nella sua vita sia un modo per dimostrare a Dio la sua ubbidienza. Questo vale nell' approccio con l' altro sesso, nel non festeggiare le tante festività pagane, nel essere onesti, non mentire, andare regolarmente alle nostre congregazione, non fumare ecc ecc (chi più ne ha più ne metta) Tutte queste leggi che noi TDG osserviamo, o perlomeno ci sforziamo quanto più possibile di osservare, formano la nostra famosa valigia. Siamo plasmati dal nostro credo, ogni giorno ogni minima scelta (anche la più stupida) è influenzata dalla nostra ubbidienza a Dio. è come se avessimo una grossa valigia da portare dietro (o come gia detto da altri PALO DI TORTURA).

Per noi TDG NON È FACILE!

Combattiamo ogni giorno contro la nostra stessa carne, i nostri desideri, per dirla in parole povere: CI COMPLICHIAMO LA VITA! (naturalmente con l' obbiettivo di voler ubbidire a Dio e non per masochismo)
Ho parlato della STRADA DISSESTATA! e quella è la VITA! difficele per tutti, tutti riscontriamo ostacoli e pietre e buche nella nostra strada della vita, tutti abbiamo il sole cocente che ci picchia in testa.... nessuno escluso! la crisi c'è per tutti, i soldi non bastano mai, le malattie, la morte, gli incidenti insomma la vita non è facile per nessuno. Portarsi dietro una valigia di leggi e di comandi non è un divertimento ma è innegabilmente pesante.

Facciamo un esempio:

Sono difronte al problema che mia moglie mi ha lasciato! Sono solo, con i mutuoi da pagare e con un grosso stress psicologico. Vorrei uscire dal mio corpo vorrei morire sono depresso.
Paragoniamo questa situazione ad un muro con ferro spinato!

allora mi trovo su questa strada irta, il sole mi cuoce la testa e mi trovo davanti questo muro! Cosa fare per proseguire il viaggio? per forza di cose devo scavalcarlo. Il muro è troppo alto non riesco a lanciare la valigia al di sopra, devo arrampicarmi con la valigia in mano e acomplicare tutto c'è il ferro spinato. Senza valigia sarebbe comunque difficile ma senz' altro avrei più probabilità a scavalcarlo indenne, giusto?

Ora tu mi mi dici: ma il tuo amico che ha abbandonato la valigia, non avrà con se ora un' altra valigia??? diversa dalla tua?
NO! non nel senso della mia storia, ora ti spiego del perchè:

Il mio amico indubbiamente si troverebbe in una situazione tragica ma non avendo regole sarebbe libero nel fare una serie di cose che gli faciliterebbero il sormontamento del problema.

Oltre al fatto che mia moglie mi ha lasciato, io TDG, mi trovo davanti una serie di dilemmi: non posso avere rapporti sessuali non finchè sarò divorziato (legge italiana 3 anni) e non finchè avrò conosciuto una nuova donna e averla sposata (facciamo un minimo di altri 2 anni). Mi trovo nella situazione tritacervello che non potrò avere rapporti per almeno 5 anni, che non potrò neanche conoscermi con un altra ragazza finchè non sarò divorziato! Se poi la mia ex dovesse mettersi contro e non voler ammettere di avermi tradito dovrei aspettare finquando lei si decida a confessare, perchè se non c'è il motivo valido della fornicazione non posso divorziare!

Il mio amico tutto questo dilemma non c'è l' ha! È libero, senza valigia. Sicuramente passerà un primo anno in depressione e non vorrà saperne di altre donne ma massimo poi avrà la libertà di sfogarsi sessualmente come e quando vuole! Il mio amico non si porrà il problema se potrà o meno divorziarsi!
Il mio amico potrebbe in un momento di grande sconforto decidere di bere e dimenticare tutto per il momento. Potrebbe ubriacarsi ogni sera, potrebbe cercare di alleviare lo stress psicologico fumando (fumando anche una canna ad esempio) potrebbe decidere di andare dal nuovo ragazzo della sua ex e riempirlo di botte. Potrebbe isolarsi in casa per due mesi e non uscire più per vedere nessuno, potrebbe fare tante di quelle cose che io TDG con i miei migliaia di, chiamiamoli "divieti" (o valigia o leggi divine o modo di essere) non posso fare.

Ora questa è una faccia della medaglia, perchè dall' altro lato osservando i principi bibblici non è che sia un male non ubriacarsi, drogarsi o fornicare in giro. Potrei evitarmi tante di quelle brutte conseguenze (alcolismo, tossicodipendenza, malattie veneree), potrei grazie all' ubbiendienza del mio codice morale ritrovarmi il biglietto per passare a vita migliore.

La vita devota di un cristiano praticante (anche la religione cattolica vieta molte cose ma nessuno le osserva) non è facile!

C'è una differenza abbissale tra un Praticante e un non praticante. Il primo vive per una ricompensa futura e il secondo vive per il godimento momentaneo (forse perchè non crede in un futuro?)

Sono due modi completamente diversi di affrontare la vita, io ho fatto un esempio banale, ma la realtà è questa! Ogni giorno, ogni minuto le nostre azioni e decisioni sono frutto di cio in cui crediamo. Se due persone hanno viaggiato sulla stessa lunghezza d'onda e hanno sempre avuto lo stesso approccio alla vita, nel momento in cui uno dei due cambia totalmente modo di relazionarsi alla vita (abbandona la valigia) non c'è più sintonia. Sono due mondi in collisione!

Cito:

Giandujotta.50, 07/08/2012 11.52:

Se ad un certo punto l'orizzonte cambia per uno dei due, chi è lasciato lo sente come un abbandono e ne soffre fino a farsene una ragione perchè l'amicizia si sceglie per affinità. Se non esiste piu questa, potrebbe restare la finzione. Ma non è amicizia.



Hai centrato pienamente il punto:
non dipende tanto dall' etichetta "dissassociato" ma dal fatto che non esiste più affinità tra i due. Come nella mia storia in cui cerco di descrivere come mi sento quando dico che io sono e sarò sempre impegnato a tirarmi dietro la mia valigia pesante mentre il mio amico essendo senza si allontana sempre di più. In realtà non sono io che mi allontano ma lui.

La verità che non viene mai detta dai dissidenti è che è una loro scelta. Loro sono pienamente consapevoli di voler creare questo distacco. Ci attaccano di ostracismo? ma ditemi cosa dovrebbe avvenire tra due persone che vedono la vita con occhi cosi diversi? Se tutte le basi che avevamo in comune vengono a mancare, come potremmo continuare ad essere amici intimi????

È una cosa impossibile, è come se mettiamo un Kamikaze e Ghandi nello stesso aereo!



la_verita
00martedì 7 agosto 2012 14:50
amicizia
Una amicizia condizionata non è una vera amicizia, il mio migliore amico è ateo ci conosciamo da 30 anni, è una delle persone che amo di più al mondo, siamo cresciuti insieme, io ho fatto il mio percorso lui il suo, ci siamo confrontati abbiamo litigato, abbiamo passato momenti eccezionali e tristi, mi dispiace che un cambiamento di idee sia sufficiente per voi, per mandare tanti anni all'aria, vi perdete tantissimo.
Giandujotta.50
00martedì 7 agosto 2012 15:07
Non un cambiamento di idee ma di progetti di vedute.
Il tuo amico e tu, tolto qualche discussione sulla fede e Dio dove ciascuno resta quel che era prima, avrete tante altre cose in comune..forse lo sport la musica e tutto quello che riempie una vita.
A noi la vita ce la riempie in modo gratificante l'essere TdG.

di che parlerei con la mia amica del cuore se lei non ha piu gli stessi interessi miei, quelli che riempiono la vita? di musica, si...di film..di ricette forse...ma quello non è tutta la mia vita e la sua.
Finiti i due/tre argomenti che ci restano, di che parleremmo?

l'Amicizia non è solo discorrere, è un sentimento elettivo per affinità.
Forse fb ci ha cambiato il senso della parola amicizia e il significato si è svalutato...siamo tutti 'amici'
Anche io ho 'amiche' non tdG ma gli argomenti non sono visceralmente intimi, non capirebbero certe sfumature dei miei sentimenti.
COn la mia amica del cuore tdG invece, posso parlare di film di musica di ricette, di sentimenti e anche di sesso avendo le medesime vedute...e se mi salta un appuntamento per il servizio posso chiamarla e lei mi accompagna...anche se quel giorno aveva deciso di stirare i panni...



jwfelix
00martedì 7 agosto 2012 15:12
Re:
Giandujotta.50, 07/08/2012 15.07:


di che parlerei con la mia amica del cuore se lei non ha piu gli stessi interessi miei, quelli che riempiono la vita? di musica, si...di film..di ricette forse...ma quello non è tutta la mia vita e la sua.
Finiti i due/tre argomenti che ci restano, di che parleremmo?



Potreste parlare sempre di cioccolatini o di cavalli [SM=g8930]

Come vedi gli argomenti non mancano [SM=g8920]
Giandujotta.50
00martedì 7 agosto 2012 15:21
Re: Re:
jwfelix, 07/08/2012 15.12:



Potreste parlare sempre di cioccolatini o di cavalli [SM=g8930]

Come vedi gli argomenti non mancano [SM=g8920]



...o di monelli!!!!...

ma vedi che hai fatto un bellissimo esempio! [SM=g27987]
se la mia amica non fosse testimone di Geova parlando di cioccolatini e cavalli, forse intenderemmo cose diverse! [SM=g8878]
Mentre se parlassi con Amy per esempio, capiremmo subito al volo e sarebbe subito risata! [SM=g27987]

Rien à faire, amicizia è anche intendersi al volo e cogliere le sfumature del comune sentire...
admintdg2
00martedì 7 agosto 2012 15:26
Re: amicizia
la_verita, 07/08/2012 14.50:


mi dispiace che un cambiamento di idee sia sufficiente per voi, per mandare tanti anni all'aria, vi perdete tantissimo.



Se lo è per chi cambia idea, potrà esserlo anche per noi, non condividi?
O pensi che la perdita sia solo per una parte?
Mi farebbe piacere leggere una lettera simile scritta dall'amico "perduto" al nostro fratello TB.

la_verita
00martedì 7 agosto 2012 16:08
Re: Re: amicizia
admintdg2, 07/08/2012 15.26:



Se lo è per chi cambia idea, potrà esserlo anche per noi, non condividi?
O pensi che la perdita sia solo per una parte?
Mi farebbe piacere leggere una lettera simile scritta dall'amico "perduto" al nostro fratello TB.





La perdita è per chi la vuole e non credo che l'amico di tb avesse voluto troncare con lui, il distacco è unilaterale e imprescindibile solo per il testimone, solo lui non ha facoltà di scelta altrimenti sarebbe stato espulso anche lui.
Essendo stato della sua stessa religione lo avrebbe potuto rispettare benissimo, avrebbero potuto discutere delle motivazioni che gli hanno fatto abbandonare la religione, avrebbero potuto litigare e fare pace, scannarsi e rimanere ognuno nelle rispettive posizioni, questa è la vera amicizia, quando si ha tutto in comune ci si annoia, quali stimoli si hanno? È proprio nella diversità e nel confronto fatto con rispetto che si creano le amicizie migliori e sincere.
Io ho parlato per anni di Dio e della mia fede al mio amico ateo, ci siamo confrontati ed ognuno era in grado di capire l'altro,
Nessuno si può arrogare il diritto di stabilire quali amicizie si possono avere e quali no e soprattutto nessuno può permettersi di ricattare qualcun altro dicendogli che se frequenta un ex membro sarà a sua volta espulso.
Gioacchino59
00martedì 7 agosto 2012 16:57
Dalla replica di TB-Tdg e di Giandujotta, capisco benissimo la vostra posizione, anzi l’avevo già capita e comunque mi scuso di aver interrotto l’atmosfera creata dalla bella lettera di TB-Tdg.

Il fatto è che intendevo sinceramente porre in evidenza, senza intento polemico, che anche il mondo dell’altro meritasse in qualche modo una considerazione, perché, come certamente intuiamo tutti, ognuno a questo mondo porta la sua croce o palo che dir si voglia e che non è detto che chi lascia una fede diventi automaticamente preda di tutti i mali o quasi.
Come dice anche Admintdg2 la perdita sussiste da entrambe le parti ed è giusto, però si può facilmente intuire che l’iniziativa o la colpa nel voler troncare un’amicizia apparentemente così solida non è certo di una parte sola, come dice La_Verità.

In quanto all’amicizia, Giandujotta diceva poc’anzi che forse ne abbiamo due differenti visioni. Magari è vero.
Anche perché io ho dell’amicizia una concezione assoluta che va molto oltre le eventuali differenze, anche di fede, che ci dovessero essere tra due o più persone. L’amicizia (quando è vera e sincera) è disinteressata.
Ovviamente quando nasce ci sono degli elementi in comune, ma una volta che esiste, non può essere la perdita di uno di quegli elementi a farla cessare, tranne che non ci sia uno dei due che decida di farlo (ma allora dubiterei alquanto della sua sincerità).
E difficilmente lo è per entrambi: ci sarà sempre uno dei due che soffrirà più dell’altro.

Salute a tutti.
[SM=x1408424] [SM=g1944981]
P.S.
Amiamoci gli uni e gli altri, come ci raccomandava Gesù, che aveva amato noi (nel senso di genere umano).
L’Amore per il prossimo deve essere inteso nei confronti di tutti e non solo di un ristretto gruppo.
Perché il Padre nostro celeste : “fa sorgere il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni, e fa piovere sopra i giusti e sopra gli ingiusti. 46 Infatti se amate quelli che vi amano, quale merito ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? 47 E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani? “ Mt. 5:44/48
DIEGO.1966
00martedì 7 agosto 2012 17:30

Buonasera a tutti voi cari amici.
Sarò brevissimo.


""""""Un tdg, come sapete, è particolarmente praticante. Crede che ogni aspetto nella sua vita sia un modo per dimostrare a Dio la sua ubbidienza."""""""""

Ecco direi che questa frase del nostro amico spiega tutto.

È facile intuire che La vita di un TdG è quasi tutta dedicata alla religione.
Gli impegni sono numerosi e la quotidianità scorre tra i vari appuntamenti ben prefissati.
Il resto del tempo lo si dedica chiaramente al lavoro e impegni strettamente familiari.

Come si fa a conservare un rapporto di amicizia così intenso quando uno dei due amici scende da questo treno in corsa?

Per il resto mi permetto di dare un mio personale consiglio al nostro amico.
Non farla finire questa meraviglia che ci hai descritto. Un amico è sempre un amico. Non é scontato averne uno così nella vita. Io lo reputo un grande dono di Dio e i doni ricoldalo, non si sciupano.
Magari il tempo da passare insieme sarà minore e questo lui lo capirà.
Ma non ritenerlo mai fuori dalla tua vita perchè lui nella tua grande storia rimarrà sempre " il tuo grande amico",

Un forte abbraccio . [SM=g1944981]


la_verita
00martedì 7 agosto 2012 17:33
Re:
Gioacchino59, 07/08/2012 16.57:


Come dice anche Admintdg2 la perdita sussiste da entrambe le parti ed è giusto, però si può facilmente intuire che l’iniziativa o la colpa nel voler troncare un’amicizia apparentemente così solida non è certo di una parte sola, come dice La_Verità.


Salute a tutti.
[SM=x1408424] [SM=g1944981]
P.S.
Amiamoci gli uni e gli altri, come ci raccomandava Gesù, che aveva amato noi (nel senso di genere umano).
L’Amore per il prossimo deve essere inteso nei confronti di tutti e non solo di un ristretto gruppo.
Perché il Padre nostro celeste : “fa sorgere il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni, e fa piovere sopra i giusti e sopra gli ingiusti. 46 Infatti se amate quelli che vi amano, quale merito ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? 47 E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani? “ Mt. 5:44/48



questo c'è lo può dire solo tb...
Caro TB, sei stato tu a non voler continuare l'amicizia con il tuo caro amico solo perché non è più della tua religione, oppure è stato lui a non volerti più vedere?
Il problema caro Gioacchino è che è solo tb a non avere scelta, magari potesse decidere di ricontattarlo senza avere ripercussioni di sorta, in questi casi la "colpa" può essere benissimo solo da una parte, perché mentre il suo amico ha fatto una scelta, lui non la può fare, altrimenti perderebbe tutto il suo mondo da testimone di Geova, insomma mettiti nei suoi panni, magari avrà parenti testimoni e amici di una vita, ti rendi conto che per riavere l'amicizia del suo amico si troverebbe a dover scegliere di lasciare tutto il resto?
Quello che è inconcepibile in tutta questa storia è il doversi trovare in una condizione del genere, se si seguisse la scrittura da te riportata, tutto questo non sarebbe mai dovuto accadere, ma lo zampino dell'uomo è arrivato fino a questo punto, per una interpretazione arbitraria e personale di alcune scritture, ha creato danni impensabili.
[SM=g7556]
(SimonLeBon)
00martedì 7 agosto 2012 17:43
Re: Re:
la_verita, 07.08.2012 12:07:



Se l'orizzonte cambia, non devono cambiare i sentimenti per l'altro, soprattutto non ci si può lasciare perché qualcuno ci obbliga a farlo, perchè se non lo facessimo verremmo a sua volta ostracizzati, perchè se non lo facessimo rischiermmo di perdere tutto il nostro mondo affetti compresi, questo ho compreso leggendo le vostre pubblicazioni e le esperienze di chi è uscito da voi, questo è inaccettabile perché questa cosa ha solo un nome:
Ricatto morale.



E perché no?
Se i miei figli frequentassero alcuni amici e un giorno quelli si mettessero a drogarsi, dovrei forse permetter loro di far finta di niente e continuare la loro amicizia come se nulla fosse?

Simon
Giandujotta.50
00martedì 7 agosto 2012 17:49

Il sentimento dell'Amicizia è stato studiato e ha la base del suo nascere sui pilastri dell'affinità di carattere, di preferenze, di intenti, persino di linguaggio...
Togli uno di questi elementi in comune e l'edificio traballa, togline piu di uno e il rischio che crolli è forte.
Il sentimento dell'amicizia è persino piu forte dell'amore-eros, tanto che si può perdonare il tradimento di un amore e non quello di un amico.

E' vero che gli Amici nella vita non saranno mai molti, come non saranno molti gli innamoramenti (non sto parlando di infatuazioni). Ma è un sentimento che si può spegnere se gli elementi che l'hanno fatto nascere vengono a mancare.

Si può avere una visione romantica, da film, dell'Amicizia, ma ciò non toglie che possa finire se uno dei due fa mancare all'altro il carburante che la alimenti. Può non piacere ma è così.

Pensate al povero TB che se dovesse ascoltare il vostro consiglio, quando incontra il suo (ormai ex) amico non potrebbe raccontargli nulla della sua vita da cristiano perchè all'altro non interessa o lo ascolterebbe annoiato senza interloquire...che faticaccia!!
Amicizia a senso unico? TB dovrebbe ascoltare esperienze di principi violati e cosa potrebbe dire? bravo hai fatto bene? Oppure fargli la morale?

Suvvia, non la vorreste nemmeno voi un'amicizia che si basa su questi presupposti. Non reggereste molto nemmeno voi...



la_verita
00martedì 7 agosto 2012 17:55
Re: Re: Re:
(SimonLeBon), 07/08/2012 17.43:



E perché no?
Se i miei figli frequentassero alcuni amici e un giorno quelli si mettessero a drogarsi, dovrei forse permetter loro di far finta di niente e continuare la loro amicizia come se nulla fosse?

Simon




Iperbole fuori luogo, tb non è un bambino e neanche il suo amico e comunque non aiuti l'amico che si droga ostracizzandolo, così facendo lo porti diritto al suicidio.
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 12:26.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com