Autolinee del Monferrato - Arfea, Saamo, Cit

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lordtiranus
00mercoledì 16 maggio 2007 09:14
Da Unità on line
Sequestrato un pullman: due agenti feriti, passeggeri liberi

Momenti di paura, intorno alle 15, nell'alessandrino, quando un pullman dell'«Arfea Autolinee» è stato sequestrato da tre banditi di nazionalità straniera. I tre, armati con una pistola e dei coltelli, oltre a delle bottiglie incendiarie, sono saliti sul mezzo alla fermata di Cassine. Sul pullman c'erano due allievi della scuola di polizia di Alessandria con i quali è nata una colluttazione.

I due agenti sono rimasti entrambi feriti: il primo è rimasto ferito mentre cercava di intervenire nelle prime fasi del dirottamento, e poi è stato fatto scendere dal veicolo. Il secondo, ora in ospedale a Novara, è stato trattenuto sull'autobus come ostaggio.

I banditi sono riusciti a prendere il controllo del mezzo e a dirigerlo sull'autostrada Genova-Gravellona Toce fino all'altezza di «Vercelli est», da dove sono poi usciti dirigendosi sulla Statale 11. Qui sono stati intercettati da una pattuglia del Nucleo Radiomobile di Novara. C'è stato un inseguimento, una sparatoria nel corso della quale è stato ferito un bandito. Un testimone ha raccontato che il malvivente è stato arrestato mentre cercava di fuggire scavalcando una rete di recinzione che separa la strada dalla ferrovia. Ha riportato la frattura scomposta di ulna e radio del braccio sinistro, nel quale è rimasto un frammento di proiettile. Ora è anche lui ricoverato all'ospedale di Novara, mentre gli altri due sono riusciti a fuggire dopo aver dato alle fiamme il pullman.

Un altro straniero è stato arrestato più tardi. È un albanese di una ventina d' anni. Si era nascosto sotto un roveto vicino a un laghetto, ma non è sfuggito al fiuto del cane Jago che lo ha scovato, puntato e si è messo ad abbaiare consentendo l' intervento degli agenti che effettuavano la battuta in zona. La caccia all' uomo prosegue e stanno arrivando altri cani addestrati nel tentativo di scovare l' ultimo dirottatore ancora in fuga. Si cerca di stringere i tempi prima che faccia notte.

Il bilancio è di quattro feriti lievi ricoverati a Novara: il poliziotto con il setto nasale rotto, il bandito che dovrà essere sottoposto ad intervento al braccio in seguito alle ferite riportate e due passeggeri. Un altro poliziotto sarebbe ricoverato all'ospedale di Alessandria. Gli inquirenti stanno sentendo il primo bandito fermato, un giovane albanese che al momento, però, secondo quanto dichiarato dal questore di Novara Salvatore Mulas «alle prime domande non si presenta collaborativo». Ancora ignoto il movente del gesto.
lordtiranus
00mercoledì 16 maggio 2007 09:16
Breve ricostruzione del fatto da parte dell'azienda
clicca QUI

Ecco cosa rimane del mezzo
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[Modificato da lordtiranus 16/05/2007 9.22]

titoit
00mercoledì 16 maggio 2007 09:28
Incredibile vicenda.
In questo caso bisogna davvero usare il pugno di ferro contro questa gentaglia, altro che indulto.
Questo non significa che tutti gli immigrati siano dei delinquenti.
Cmq non so se lo sapete, ma la zona della stazione FS e autolinee di Alessandria è diventata una terra di nessuno dove la malavita e la piccola delinquenza albanese la fanno da padroni. E l’autobus è partito proprio di lì.
sandro.raso
00giovedì 17 maggio 2007 09:43
Con le leggi attuali, che vada bene i dirottatori rimarranno in carcere qualche mese.
Se non vi saranno grossi cambiamenti legislativi (pene certe e proporzionate alla gravità del delitto commesso) andremo sempre peggio.
em66
00mercoledì 3 settembre 2008 11:03
da www.ilsecoloxix.it

La Provincia paga e i bus ripartono
03 settembre 2008| Silvana Fossati

Gli autobus dell’Arfea riprendono il servizio sulle oltre trenta linee dell’Alessandrino dopo due giorni di agitazione spontanea del personale a causa del ritardato pagamento dello stipendio di agosto. La situazione si è sbloccata dopo una riunione durata da metà mattina a pomeriggio inoltrato nella sala al piano terreno di palazzo Ghilini, convocata dal presidente della Provincia Paolo Filippi con l’assessore Lelio Demicheli, presente il vice prefetto Paolo Ponta, il presidente dell’azienda Francesco Franco e i vertici sindacali di categoria con le rispettive rsa. «Una giornata di confronto molto lunga», ha detto al termine Filippi. Risolta positivamente sul fronte delle retribuzioni, oggi gli assegni vengono consegnati ai lavoratori. Grazie all’anticipo di 220 mila euro da parte dell’ente locale, relativo all’ultima tranche delle migliorie strumentali da effettuare entro l’anno e ancora da fatturare. L’importo di 300 mila euro quale aliquota parte degli acconti dei corrispettivi versati all’inizio e a metà del quarto trimestre saranno vincolati al pagamento degli stipendi dei dipendenti del gruppo Arfea.

Filippi si è detto soddisfatto per l’accordo raggiunto ma non ha nascosto la sua preoccupazione per il futuro. Tra quindici giorni iniziano le scuole, il servizio pubblico diventa indispensabile per tanti ragazzi che devono spostarsi per le lezioni. E ha precisato: «I gestori delle linee non vantano alcun credito nei confronti degli enti pubblici locali». Per quanto riguarda l’Arfea, la Provincia istituirà un tavolo congiunto con azienda e sindacati per il monitoraggio delle attuali problematiche industriali.

L’azienda, che dal 1911 assicura il pubblico trasporto in provincia di Alessandria e di Asti (e dall’agosto di quest’anno nell’Oltrepo) è in attesa di ricevere a breve da varie amministrazioni pubbliche 1,8 milioni di euro per contributi finalizzati a permettere il pagamento delle retribuzioni, circa 2 milioni a conguaglio e adeguamento dei contratti di servizio all’inflazione (con particolare riferimento al prezzo del carburante). Infine l’Inps deve rimborsare 4,375 milioni. Di qui il ritardo nel pagamento degli stipendi di agosto che ha portato al blocco del lavoro, anche perché slittamenti si sono già verificati in altri mesi. Filt Cgil, Fit-Cisl, Uil Trasporti, Silt e Rsa hanno puntualizzato «che l’azienda deve attrezzarsi a garantire la scadenza degli stipendi». Per quanto riguarda le due giornate di blocco, non avranno sui lavoratori «conseguenze economiche». Inoltre, in base all’accordo siglato ieri l’Arfea «si impegna a rettificare quanto comunicato alla Commissione di garanzia e alle autorità locali, precisando che la nota non si riferisce a un’astensione dal lavoro proclamato dai sindacati ma a un’agitazione spontanea dei lavoratori e che la Provincia di Alessandria non risulta inadempiente in alcun modo in termini economici verso l’azienda».

Il presidente della società Francesco Franco al termine della riunione ha ringraziato il presidente Filippi, l’assessore Demicheli e il vice prefetto Paolo Ponta «per l’opera di mediazione svolta che ha sbloccato il servizio». Diversi enti pubblici sono in ritardo nei pagamenti «non la Provincia che è puntuale dimostrando grande sensibilità verso il trasporto pubblico».


marassi1960
00mercoledì 3 settembre 2008 14:50
Come sarebbe che due giorni di assenteismo dal lavoro non avranno ripercussioni economiche? [SM=g27996] [SM=g27996] . Perchè dovrebbero essere pagati se non hanno lavorato? [SM=g27996]

..«I gestori delle linee non vantano alcun credito nei confronti degli enti pubblici locali». .. Quindi basta finanziamenti a perdere.. [SM=g27996]
em66
00mercoledì 3 settembre 2008 15:45
Penso convenga anche all'azienda mettere la cosa a tacere visto la sua inadempienza. Immagino che i dipendenti in cambio non richiederanno gli interessi per i ritardati pagamenti.
AMTGenova4ever
00giovedì 5 febbraio 2009 15:04
Domanda: L'arfea nell'estate ha preso anche i servizi ex SAPO (Società Autolinee Oltrepo' Pavese)??? grazie
papupi
00domenica 18 aprile 2010 10:52
e ad Alessandria sempre in funzione Inbus 150 ed Effeuno !
em66
00lunedì 19 aprile 2010 10:13
Articolo sul sito del Secolo XIX
Cit, il “buco” viaggia sugli autobus
MAN NL 283
00martedì 20 aprile 2010 22:44
questa azienda arriva anche in provincia di savona, precisamente a Sassello
papupi
00mercoledì 21 aprile 2010 08:30
CIT arriva anche a Busalla [SM=g27988]
AMTGenova4ever
00mercoledì 21 aprile 2010 13:13
Ecco la 44 CIT che condivide il capolinea di Busalla con al 383 di ATP:
Trammax
00mercoledì 21 aprile 2010 13:23
Che io sappia a Sassello arriva l'ARFEA da Acqui (via Malvicino e via Ponzone), la CIT opera nel Novese, la SAAMO nell' Ovadese. Le penetrazioni di queste aziende sono in valle Stura (la SAAMO arriva a Rossiglione da Ovada, e credo che abbia una scolastica Masone - Ovada e vv); la CIT, come ha già detto Andrea arriva a Busalla attraverso Voltaggio e la Castagnola. La stessa CIT interfaccia ad Arquata con ATP.
flydream
00giovedì 22 aprile 2010 13:11
Re:
anni fa l'arfea fermava anche a voltri dal casello dell'autostrada: usciva, caricava i passeggeri diretti al basso piemonte e ripartiva in autostrada

papupi
00giovedì 17 giugno 2010 14:48
un po' foto da Alessandria e dintorni
iniziamo con un Ale di fronte alla stazione FS di Alessandria

papupi
00giovedì 17 giugno 2010 14:49
un 591 sempre nei dintorni stazione

papupi
00giovedì 17 giugno 2010 14:50
in Mercedes Benz O550 Integro

papupi
00giovedì 17 giugno 2010 14:51
ed infine, in quel di Arquata Scrivia, un VDL Jonckheere Mistral 30
titoit
00martedì 31 agosto 2010 13:59
Allora posto anche qui quest’articolo del Secolo edizione Basso Piemonte sulla questione della SAAMO.
www.ilsecoloxix.it/p/basso_piemonte/2010/08/28/AM6om5zD-vendita_rischio_finanziar...

Ora, vedere che una società di trasporto è a rischio chiusura dispiace, anche perché ci sono in ballo posti di lavoro e poi perché evidentemente si rischiano tagli al servizio in una zona dove il TPL è già, per cultura e geografia, molto penalizzato rispetto al mezzo privato.

Tuttavia, la Regione Piemonte dell’illustrissimo Cota della Lega, che come vuole l’agiografia sarebbero così radicati e vicini alle esigenze popolari [SM=x1177057] , non potrebbe proporre un piano di riorganizzazione della rete e delle società di trasporto?
Perché non unificare SAAMO, CIT e ARFEA sotto un’unica società, razionalizzando (ma non tagliando!!) l’offerta ed eliminando poltrone?

Lo hanno fatto moltissime Regioni; personalmente penso alla Liguria con l'unificazione Tigullio-AMT-ATP o al Trentino con l'unificazione Atesina-Trento Malé-Trentino Trasporti.

In questo contesto è un po’ curioso l’escamotage di includere i Comuni della Valle Stura nella SAAMO solo per salvare qualche poltrona [SM=g27993] .

E’ certamente giusto e personalmente ne sono stracovinto, cercare di creare un’interazione nell’offerta del TPL a cavallo delle due Regioni, ma questo deve avvenire nella realtà, ovvero negli autobus che circolano e nell’integrazione di mezzi e di tariffe e non solo a livello di poltrone!!!!
papupi
00giovedì 2 settembre 2010 12:39
Non posso che essere d'accordo con questa tua opinione Paolo.

tra le unioni piu' recenti non dimentichiamoci ACTS-SAR a Savona.
em66
00mercoledì 27 aprile 2011 10:35
Articolo sul sito del Secolo XIX
Saamo, sul pullman ora sale l’utile
em66
00lunedì 16 maggio 2011 10:31
lordtiranus
00martedì 5 luglio 2011 09:16

Il piano della società che gestisce il trasporto pubblico a ovada
Sul bus salgono i tagli

02 luglio 2011 | Bruno Mattana

Ad agosto la Saamo eliminerà almeno 12 mila chilometri di corse

Ovada. I "tagli" corrono sui pullman del trasporto pubblico. Se non ci sarà qualche ripensamento (improbabile) saranno 12.000 i chilometri di corse in meno sulla rete di linee che collegano il territorio ovadese con prolungamenti anche nell'acquese.

La scelta di tagliare le corse è inserita nel piano strategico della Saamo, la società pubblica del trasporto di cui sono azionisti-soci i sindaci del territorio. «Stiamo ancora lavorando - spiega il presidente Saamo, Franco Piana - e nei prossimi giorni dovremo rendere pubblica la scelta definitiva e gli elenchi, per ogni linea, delle corse rimaste e di quelle tagliate. Le riduzioni riguardano il mese di agosto, quindi dovrebbe trattarsi di una scelta temporanea e poi tutto dovrebbe ritornare normale».

Il sentimento generale di chi i pullman li utilizza quotidianamente è questo: «Sono quelle decisioni - dice E.P. di Ovada - che vengono prese a volte per risolvere situazioni di necessità, ma poi, in parecchi casi, rimangono in atto».

Non sarebbe, si spera, il caso della Saamo che probabilmente ha scelto agosto per ridurre a causa delle ferie del personale. Anche se circolano voci provenienti da Torino di future scelte "dimagranti" anche per il trasporto di persone. Si vedrà. Dice qualcuno: "Agosto, Saamo mia non ti conosco". Agosto è anche il mese del turismo a tutto campo, ma evidentemente non se ne tiene conto, almeno nella giusta misura. In base a dati che erano stati forniti dallo Iat (ufficio informazione attività turistica) parecchie persone, soprattutto tra gli anziani, fanno turismo spostandosi con i mezzi pubblici, dal pullman al treno. Quindi cancellare corse significa anche che certe categorie di persone vengano poste di fronte a difficoltà notevoli per i loro spostamenti.

In questi giorni un'apposita equipe tecnica starebbe lavorando per valutare la situazione (limature, cancellazioni, sostituzioni) e per rendere meno pesante la "manovra bus".

«Prevedo che non dovrebbe rimanere - spiega ancora il presidente Piana - il mantenimento del servizio delle numerose linee che abbiamo. Solo riduzioni di corse. Comunque quando la tabella sarà pronta verrà ancora sottoposta all'attenzione dei sindaci del territorio e solo dopo provvederemo alla pubblicazione e divulgazione dei nuovi orari». Come dire: si riduce ma non si chiude. Quello che di sicuro sembra già esserci nel dossier è che la scelta operativa estiva colpirà nel periodo dall'8 al 20 agosto, nel quale i 12.000 chilometri di tagli diventerebbero operativi. Per il resto si vedrà. Alcuni dati sul trasporto pubblico di persone dicono chiaramente quando sia importante il trasporto su gomma per l'Ovadese, territorio in gran parte montano o di alta collina, dove sono presenti decine di località.

Nel 2010 il movimento passeggeri Saamo ha subito un discreto aumento, con circa 10.000 presenze in più sui mezzi rispetto agli anni precedenti.

E le proiezioni fanno già pensare ad un ulteriore incremento. Mentre la Saamo chiude i bilanci con avanzi di gestione, in controtendenza con numerose situazioni del trasporto pubblico dove invece imperano i deficit. E' un po’ il solito "gioco" di chi è efficiente ma deve pagare anche per chi è è in sofferenza.

Vediamo anche cosa confermano i dati del movimento passeggeri nel 2010: 251.500 trasportati nel circuito extraurbano e 50.112 all'interno del Comune di Ovada. Una curiosità: la linea più frequentata è la Ovada-Silvano d'Orba, Castelletto d'Orba, Montaldeo con 28.138 trasportati, seguita dalla consorella Mornese, Lerma, Casaleggio, Tagliolo, Ovada con 26.971 passeggeri.

Dati però che non servono a evitare i tagli previsti.



www.ilsecoloxix.it/p/basso_piemonte/2011/07/02/AOcaIah-tagli_bus_salgo...
fa1963
00giovedì 8 settembre 2011 15:21
Di passaggio da Alessandria ho notato che l'atm ha acquistato - affittato dei vecchi cityclass da 12 metri dell'atm di Milano , qualcuno ne sà di più? [SM=x1610001]
papupi
00giovedì 8 settembre 2011 15:34
vero, sono stati presi dai bus ex Milano.
Sul forum di busbusnet puoi trovare qualche info in piu'. [SM=g27988]
fa1963
00giovedì 8 settembre 2011 16:53
grazie papupi sempre puntuale! [SM=g28002]
da91c
00giovedì 8 settembre 2011 17:36
Confermo che all'ATM che gestisce il trasporto urbano di Alessandria sono arrivate, nel 2010, una dozzina di vetture usate ex ATM Milano con lo scopo di svecchiare il parco rotabile, piuttosto vetusto.

Trattasi di Iveco 491.12.22 Cityclass delle serie 48 e 49, quindi databili 1997-98.

Nel 2009 erano invece stati comprati sei VanHool A300 ex Brescia del 1993.
Trammax
00giovedì 8 settembre 2011 18:25
Alla faccia, se svecchiano con macchine di 13-14 anni, di proprio cosa hanno?? F1 a babbo?? [SM=x1177058]

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