Re: Re: Re: Re: Re:
Scritto da: Pius Augustus 04/05/2006 23.08
Cesare e Mario sono tuttaltro che i più grandi generali di Roma repubblicana.
Non sono assolutamente d'accordo. Per me del periodo pre-cesareo Mario è secondo solo a Silla: questi sono i migliori. Dopo Cesare ci saranno Marco Antonio, Ottaviano etc...e l'impero sarà molto più rigoglioso di ottimi generali perchè il sistema non si baserà più sullo sfruttamento oligarchico e sul censo, come nella Repubblica, ma sulla meritocrazia.
Sul pericolo cimbrico, ti cito Herwig Wolfram, "I Germani", Mulino-Paperback, Bologna 2005:
"è storicamente accertato (...) che i Cimbri, i Teutoni, gli Ambroni e gli Harudi stanziati nella parte settentrionale della penisola dello Jutalnd partirono intorno al 102 a.C. giungendo in breve tempo nella terra dei celti scordisci, fino alla Sava, alla Drava, al Danubio. Seguendo il corso della Sava, si diressero quindi verso il Nord contro il regno del Norico, alleato dei romani; nel 113 a.C. sconfissero nella Noreia, l'area che corrisponde alle odierne Stiria e Carinzia, un esercito (UN_ESERCITO) consolare, formato cioè da due legioni di seimila (SEIMILA) uomini ciascuna. In seguito abbandonarono la zona del Danubio e attraversarono il Reno nei pressi della confluenza col Meno. Nel 109 e poi nel 105 a.C. nella parte meridionale della Gallia riportarono altre DUE vittorie sui romani, dopodichè si divisero" etc...etc..fino a Aquae Sextiae e a Vercelli.
Ma è interessante un altro passo del medesimo volume:
"Secondo gli autori antichi (...)è incredibile la forza e il coraggio dei Cimbri. Così, da Aqwuae Sextiae e Vercelli, si trasse la lezione politica che era necessario evitare a tutti i costi che si potesse ripetere una calamità del genere. Ci volle però oltre un secolo perchè i romani riuscissero a localizzare esattamente il paese d'origine di quelle catastrofiche orde barbariche: nel 5 d. C. giunse a Roma, presso l'imperatore ASugusto, una delegazione di pace cimbro-harudica, che portò in dono "il vaso sacrale più prezioso in loro possesso chiedendo pace e perdono per il comportamento che avevano tenuto una sola volta (Strabone, VII, 2,1). Causa di questa ambasciata era stata la partenza di una flotta romana la cui meta, secondo il "testamento" di Augusto, erano le residenze dei Cimnbri"
Herwig Wolfram è considerato il massimo esperto di storia delle guerre fra romani e germani, e autore di una monumentale "Storia dei Goti". In sostanza, Annibale gode di più pubblicità rispetto ai Cimbri, ma questi ultimi sono altrettanto, se non più pericolosi. Per affrontare i Germani i romani devono modificare (con successo) la loro struttura tattica.