Annibale

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
Pagine: [1], 2, 3, 4
giuliomagnoxxx
00giovedì 16 marzo 2006 12:27
Quali secondo voi sono le cause fondamentali della sconfitta di Annibale e del suo ritiro dall'Italia? E se avesse preso Roma, sarebbe stato il vero vincitore?
Tercio Real
00venerdì 17 marzo 2006 22:40
LE CAUSE FUONE L´APPOGGIO NULLO DA PARTE DEL SENATO CARTAGINESI, NON EBBE MAI RINFORZI, MAI.

DI AVER PRESO ROMA, ROMA SAREBBE CADUTA DEFINITIVAMENTE.
Pius Augustus
00venerdì 17 marzo 2006 22:50
Annibale ha perso perchè Cartagine era in definitiva più forte di Roma,il genio del singolo può allontanare la sconfitta,non evitarla.
DarkWalker
00venerdì 17 marzo 2006 23:15
Non credo che annibale potesse avere forze sufficienti per conquistare Roma. Non scordiamoci che mentrre annibale saccheggiava l'italia, nelle provincie romani fedeli all'urbe erano alla testa delle loro legioni,legioni fatte anch'esse di cittadini romani.
Anche ponendo caso che sarebbe riuscito a conquistare la città, dubito che sarebbe riuscito a tenerla. Ed nifne cartagine non aveva la vocazione di un impero,piuttosto,credo di una potrenza commerciale che,come tale,ha bisogno di partners,anche solo questo avrebbe permesso a Roma di riaffermarsi.
Infine concordo con Pius,cartagine era meno forte,non poteva che perdere^^.
Lux-86
00sabato 18 marzo 2006 19:45
è tutta colpa di didone...
Tercio Real
00domenica 19 marzo 2006 23:06
SCUSATE, ma economicamente cartagine sempre ebbe molto piu denaro di roma, ed aveva a disposizione la numidia per reclutare mercenari a volonta.

Dopo Canne, annibale non poteve prendere roma propio perche senza rinforzi era impossibile prenderla, le altre legioni che rimanevano, nn avevano il coraggio di attaccare annibale in campo aperto.
Percio Cartagine sempre ebbe il vantaggio nella guerra, fino pero l´arrivo di scipione in spagna, che il suo vantaggio si riduce, am aveva molte altre possibilita per vincere la guerra.

Il problema di cartagine era propio che non avevano una mentalita imperialista, bensi di grandi azienda commerciale, i barca capirono che quello contro roma non bastava, percio i barca conquistarono e controllarono direttamente l´iberia, non per altro.
Ma a cartagine, e al senato, la politica dei barca e di annibale non piaceva nulla, anche se li forniva molti benefizi (spagna ricca in miniere d´oro e argento) e fu la causa dell appoggio nullo da parte del senato ad annibale, perch i barca avevano tantissimi nemici nel sentao, le vittorie di annibale, ad esmpio, erano sempre menospregiate da Hanibal Giscon, che sempre rifiutava di inviare rinforzi ad annibale, bensi, il poco denaro speso in reclute ( si recluto un solo esecito in Africa nella 2 guerra punica) andavano in spagna, le truppe dei barca in spagna se le dovevano trovre loro, percio, gli eseciti che sconfisse scipione in spagna erano formati dai soldati che conquistarono la spagna e l´esercito di mercenari che si recluto in africa dopo la vittoria in canne di annibale.
Percio la sconfitta di Cartagine fu dovuta all appoggio nullo ad annibale e in generale il suo disinteresse alla guerra e alla conquista dell italia dato che non avevano una politica e concenzione di controllo diretto dei territori, di impero terrestre, bensi di grande azienda commerciale.
giuliomagnoxxx
00sabato 25 marzo 2006 16:14

Non credo che annibale potesse avere forze sufficienti per conquistare Roma. Non scordiamoci che mentrre annibale saccheggiava l'italia, nelle provincie romani fedeli all'urbe erano alla testa delle loro legioni,legioni fatte anch'esse di cittadini romani.
Anche ponendo caso che sarebbe riuscito a conquistare la città, dubito che sarebbe riuscito a tenerla. Ed nifne cartagine non aveva la vocazione di un impero,piuttosto,credo di una potrenza commerciale che,come tale,ha bisogno di partners,anche solo questo avrebbe permesso a Roma di riaffermarsi.
Infine concordo con Pius,cartagine era meno forte,non poteva che perdere^^.



[SM=x278629]
Aggiungerei anche che se Annibale avesse malauguratamente preso Roma, avrebbe preso una città non distrutto il suo potere. Se non sbaglio molte legioni durante la guerra sono state dislocate nei paesi vicini e comunque nulla avrebbe impedito agli alleati di Roma di riprendere la città dopo che il Barca si fosse dissanguato per conquistarla...
Rex Romanorum
00venerdì 28 aprile 2006 20:54
Come si dice "Annibale sapeva vincere le battaglie, i romani sapevano vincere le guerre".
Annibale era bravissimo nel vincere le battaglie ma non riusciva mai a dare il colpo di grazia al nemico.
Cartagine ha anche permesso ai romani di prendere il controllo dei mari e consideriamo che Cartagine era una grande potenza sul mare.
E poi bisogna considerare pure che la guerra è stata vinta dai romani soprattutto per lo splendido lavoro compiuto da Quinto Fabio Massimo che, avendo capito di non poter battere Annibale sul campo di battaglia, fece di tutto per isolarlo e dargli alla fine il colpo di grazia.
Perciò, Cartagine poteva anche reclutare tutti i mercenari che voleva ma se provava a mandarli in Italia questi venivano affondati con le loro barche dai Romani.
La Spagna era totalmente in mano romana, quindi, dove passavano i Cartaginesi per raggiungere Annibale?
Lux-86
00venerdì 28 aprile 2006 21:29
il problema è che annibale con la sua spedizione aveva bisogno delle alleanze italiche che vennero dopo canne per sopravvivere sfamare l'esercito e riarmarsi, ma per questo gravava su queste stesse comunità, come era accaduto già con pirro, causando malcontento. in più era troppo lontano da cartagine e non riceveva rifornimenti, i romani adottarono un ottima tattica di contenimento facendo gravare la guerra sugli alleati che poi riuscirono a piegare riconquistando capua ed infine portarono la guerra in africa costringendo cartagine a richiamare annibale dall'Italia.
Rex Romanorum
00venerdì 28 aprile 2006 22:23
Re:

Scritto da: Lux-86 28/04/2006 21.29
il problema è che annibale con la sua spedizione aveva bisogno delle alleanze italiche che vennero dopo canne per sopravvivere sfamare l'esercito e riarmarsi, ma per questo gravava su queste stesse comunità, come era accaduto già con pirro, causando malcontento. in più era troppo lontano da cartagine e non riceveva rifornimenti, i romani adottarono un ottima tattica di contenimento facendo gravare la guerra sugli alleati che poi riuscirono a piegare riconquistando capua ed infine portarono la guerra in africa costringendo cartagine a richiamare annibale dall'Italia.



E poi c'era anche un altro aspetto, i romani erano un popolo unito, i cartaginesi no...
Lux-86
00venerdì 28 aprile 2006 22:24
Re: Re:

Scritto da: Rex Romanorum 28/04/2006 22.23


E poi c'era anche un altro aspetto, i romani erano un popolo unito, i cartaginesi no...



i cartaginesi sfruttavano troppo i mercenari per i miei gusti, in più il loro era solo un impero economico mentre roma aveva un controllo diretto nella sua sfera di egemonia.
Rex Romanorum
00venerdì 28 aprile 2006 22:30
Re: Re: Re:

Scritto da: Lux-86 28/04/2006 22.24


i cartaginesi sfruttavano troppo i mercenari per i miei gusti, in più il loro era solo un impero economico mentre roma aveva un controllo diretto nella sua sfera di egemonia.



Si potrebbe anche dire che i romani erano dei "Professionisti" della guerra , mentre i cartaginesi erano dei dilettanti guidati da un "Professionista"(Annibale), ma essendo dei dilettanti non lo seppero sfruttare....
Lux-86
00venerdì 28 aprile 2006 22:35
Re: Re: Re: Re:

Scritto da: Rex Romanorum 28/04/2006 22.30


Si potrebbe anche dire che i romani erano dei "Professionisti" della guerra , mentre i cartaginesi erano dei dilettanti guidati da un "Professionista"(Annibale), ma essendo dei dilettanti non lo seppero sfruttare....



mah... hanno fatto, o tentato, l'unica cosa possibile: far insorgere gli alleati contro roma. cartagine ha sbagliato tutto lascianbdo annibale solo, avrebbe dovuto condurre una seria battaglia navale per impedire a roma l'approviggionamento in modo da spezzarla. invece sono stati i romani a fare questo con annibale.

sì erano dei dilettanti^^

scipione aveva studiato tutte le battaglie di annibale per preparare zama.
Rex Romanorum
00venerdì 28 aprile 2006 22:41
Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: Lux-86 28/04/2006 22.35


mah... hanno fatto, o tentato, l'unica cosa possibile: far insorgere gli alleati contro roma. cartagine ha sbagliato tutto lascianbdo annibale solo, avrebbe dovuto condurre una seria battaglia navale per impedire a roma l'approviggionamento in modo da spezzarla. invece sono stati i romani a fare questo con annibale.

sì erano dei dilettanti^^

scipione aveva studiato tutte le battaglie di annibale per preparare zama.



Se i cartaginesi avessero imparato dall'esperienza di Pirro...
Lo stesso Pirro disse "Ho incontrato molte tribù Barbare, ma questi Romani....".
Lux-86
00venerdì 28 aprile 2006 22:46
Re: Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: Rex Romanorum 28/04/2006 22.41


Se i cartaginesi avessero imparato dall'esperienza di Pirro...
Lo stesso Pirro disse "Ho incontrato molte tribù Barbare, ma questi Romani....".



avevano una marcia in più. secondo i cristiani era la provvidenza divina che puntava a creare un soggetto politico capace di diffondere il cattolicesimo, io non saprei cosa dire. mi inchino e taccio.
Pertinax
00venerdì 28 aprile 2006 23:09
la marcia in più dei romani? secondo me è la multiculturalità, su tutti i fronti.
Generale Robert Lee
00mercoledì 3 maggio 2006 22:09
Re:

Scritto da: giuliomagnoxxx 16/03/2006 12.27
Quali secondo voi sono le cause fondamentali della sconfitta di Annibale e del suo ritiro dall'Italia?



Semplice: Annibale, che pure era un grande tattico, sbagliò completamente strategia: invase l'Italia con forze inferiori partendo da basi spagnole (e perdendo grandi quantità di uomini, elefanti e materiale durante il viaggio), contò su una sollevazione dei socii italici che non ci fu, non sfruttò a fondo le sue vittorie, cascò come un pollo nella trappola della strategia d'attrito di Fabio Massimo e infine, quando finalmente Roma trovò un generale all'altezza (Scipione) che potesse rimediare ai disastri dei vari Emilio Paolo e Varrone, Annibale si fece tagliare fuori dalle sue basi spagnole e infine fu triturato in Africa. Sinceramente peggio di così non poteva fare, a livello di strategia: vincere tante battaglie non serve a nulla se non hai un piano serio per condurre la guerra totale che Annibale doveva fare.
Sinceramente credo che i veri nemici di Roma siano altri che non questo intelligente tattico ma pessimo (disastroso) stratega e i suoi elefanti.
DarkWalker
00mercoledì 3 maggio 2006 23:31
beh,insomma..ad esempio, come poteva arrivare in italia se nn passando dalle alpi?Per mare?Dove era massimamente prevedibile?E come avrebbe fatto a sbarcare?
Generale Robert Lee
00giovedì 4 maggio 2006 14:33
Re:

Scritto da: DarkWalker 03/05/2006 23.31
beh,insomma..ad esempio, come poteva arrivare in italia se nn passando dalle alpi?Per mare?Dove era massimamente prevedibile?E come avrebbe fatto a sbarcare?



I Romani sono sbarcati in Africa dove erano "massimamente prevedibili"....l'Italia non aveva mica un solo porto. Ma non è solo questo il punto: cosa ha fatto di buono Annibale nella sua campagna italiana?? ok, ha distrutto qualche legione romana grazie soprattutto all'incompetenza dei generali latini, e poi? Aveva due obiettivi: far sollevare le popolazioni italiche soggette a Roma e distruggere l'esercito conmsolare in una grande battaglia campale alla Alessandro Magno. I socii si sono per caso solelvati? No, se non qualche città di scarsa importanza. E' riuscito a distruggere Roma in una battaglia campale? No. Ergo=ha fallito i suoi obiettivi perchè non aveva una strategia chiara.
I Cimbri e i Teutoni fermati da Mario saranno un avversario molto più temibile del Barcide, tanto è vero che si permetterà a Mario di occupare più consolati di fila, cosa mai successa in precedenza nemmeno per la campagna annibalica.

[Modificato da Generale Robert Lee 04/05/2006 14.39]

DarkWalker
00giovedì 4 maggio 2006 19:04
1) sbarco. I romani,giacchè avevano il controllo del mare, potevano permettersi uno sbarco in africa 8e poi non c'era anche degli alleati da quelle loro parti?)
2)città italiche.Hanno dato prova di eccezionale fedeltà, e nell'elaborare un piano non si tiene conto della eccezionalità,pur potebndo avere delle idee ben chiare.
3)roma. Annibale non aveva forze sufficienti per assaltare roma perchè dei rinforzi comandati dal suo congiunto gli era arrivata solo la testa dello stesso.Ma anche qua, non si può certo dire che l'errore fosse suo in quanto mancanza di pianificazione...
Pius Augustus
00giovedì 4 maggio 2006 20:05
Re: Re:

Scritto da: Generale Robert Lee 04/05/2006 14.33

tanto è vero che si permetterà a Mario di occupare più consolati di fila, cosa mai successa in precedenza nemmeno per la campagna annibalica.

[Modificato da Generale Robert Lee 04/05/2006 14.39]




Questo perchè i tempi erano cambiati e il consolato non era più la stessa cosa.
Poi Annibale era di certo più pericoloso di qualunque germanico...cosa hanno fatto i Cimbri? sono arrivati in nord italia per poi essere facilmente annientati da Mario...Annibale ha attraversato la penisola distruggendo legioni su legioni...la memoria del terrore di Annibale è vivo addirittura oggi a Roma,nella mentalità popolare-ho sentito certi vecchi menzionare la famosa frase Annibale alle porte come similitudine di grosso rischio.
Generale Robert Lee
00giovedì 4 maggio 2006 23:03
Re: Re: Re:




Poi Annibale era di certo più pericoloso di qualunque germanico...cosa hanno fatto i Cimbri? sono arrivati in nord italia per poi essere facilmente annientati da Mario



Certo, dopo avere *annientato* due armate consolari, sparso il terrore in tutte le regioni che hanno attraversato e spinto ad unirsi loro molti Celti. Inoltre la vittoria di Vercelli non fu molto facile, anzi, secondo molti storici Mario ebbe anche dalla sua un pò di fortuna, che non guasta mai, ma lo scontro fu incerto fino all'ultimo. Notare che il pericolo germanico costringe Mario (che non era una pippa, ma uno dei più grandi generali di Roma repubblicana prima di Cesare: forse il più grande) a modificare l'assetto dell'esercito romano: non più piccoli manipoli che possono essere travolti facilmente dalla potenza d'urrto delle fanterie teutoniche ma robuste coorti.



...Annibale ha attraversato la penisola distruggendo legioni su legioni...la memoria del terrore di Annibale è vivo addirittura oggi a Roma,nella mentalità popolare-ho sentito certi vecchi menzionare la famosa frase Annibale alle porte come similitudine di grosso rischio.



Sicuramente la presenza di Annibale sulla penisola spaventò il popolo. Fine delle conseguenze positive dell'invasione annibalica.

[Modificato da Generale Robert Lee 04/05/2006 23.04]

Pius Augustus
00giovedì 4 maggio 2006 23:08
Re: Re: Re: Re:

Scritto da: Generale Robert Lee 04/05/2006 23.03


Sicuramente la presenza di Annibale sulla penisola spaventò il popolo. Fine delle conseguenze positive dell'invasione annibalica.

[Modificato da Generale Robert Lee 04/05/2006 23.04]




E quelle dei Cimbri? cosa fecero di più? almeno Annibale arrivò vicino alle mura della città,e non poteva far di più data la debolezza economico militare della sua patria,ma i Cimbri erano nulla più di una tribù che riuscì a sconfiggere le prime armate che le vennero contro per poi essere distrutte ai confini del vero territorio romano.
Cesare e Mario sono tuttaltro che i più grandi generali di Roma repubblicana.

Generale Robert Lee
00giovedì 4 maggio 2006 23:25
Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: Pius Augustus 04/05/2006 23.08


Cesare e Mario sono tuttaltro che i più grandi generali di Roma repubblicana.




Non sono assolutamente d'accordo. Per me del periodo pre-cesareo Mario è secondo solo a Silla: questi sono i migliori. Dopo Cesare ci saranno Marco Antonio, Ottaviano etc...e l'impero sarà molto più rigoglioso di ottimi generali perchè il sistema non si baserà più sullo sfruttamento oligarchico e sul censo, come nella Repubblica, ma sulla meritocrazia.
Sul pericolo cimbrico, ti cito Herwig Wolfram, "I Germani", Mulino-Paperback, Bologna 2005:

"è storicamente accertato (...) che i Cimbri, i Teutoni, gli Ambroni e gli Harudi stanziati nella parte settentrionale della penisola dello Jutalnd partirono intorno al 102 a.C. giungendo in breve tempo nella terra dei celti scordisci, fino alla Sava, alla Drava, al Danubio. Seguendo il corso della Sava, si diressero quindi verso il Nord contro il regno del Norico, alleato dei romani; nel 113 a.C. sconfissero nella Noreia, l'area che corrisponde alle odierne Stiria e Carinzia, un esercito (UN_ESERCITO) consolare, formato cioè da due legioni di seimila (SEIMILA) uomini ciascuna. In seguito abbandonarono la zona del Danubio e attraversarono il Reno nei pressi della confluenza col Meno. Nel 109 e poi nel 105 a.C. nella parte meridionale della Gallia riportarono altre DUE vittorie sui romani, dopodichè si divisero" etc...etc..fino a Aquae Sextiae e a Vercelli.
Ma è interessante un altro passo del medesimo volume:
"Secondo gli autori antichi (...)è incredibile la forza e il coraggio dei Cimbri. Così, da Aqwuae Sextiae e Vercelli, si trasse la lezione politica che era necessario evitare a tutti i costi che si potesse ripetere una calamità del genere. Ci volle però oltre un secolo perchè i romani riuscissero a localizzare esattamente il paese d'origine di quelle catastrofiche orde barbariche: nel 5 d. C. giunse a Roma, presso l'imperatore ASugusto, una delegazione di pace cimbro-harudica, che portò in dono "il vaso sacrale più prezioso in loro possesso chiedendo pace e perdono per il comportamento che avevano tenuto una sola volta (Strabone, VII, 2,1). Causa di questa ambasciata era stata la partenza di una flotta romana la cui meta, secondo il "testamento" di Augusto, erano le residenze dei Cimnbri"

Herwig Wolfram è considerato il massimo esperto di storia delle guerre fra romani e germani, e autore di una monumentale "Storia dei Goti". In sostanza, Annibale gode di più pubblicità rispetto ai Cimbri, ma questi ultimi sono altrettanto, se non più pericolosi. Per affrontare i Germani i romani devono modificare (con successo) la loro struttura tattica.
Pius Augustus
00giovedì 4 maggio 2006 23:28
Re: Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: Generale Robert Lee 04/05/2006 23.25


Non sono assolutamente d'accordo. Per me del periodo pre-cesareo Mario è secondo solo a Silla: questi sono i migliori. Dopo Cesare ci saranno Marco Antonio, Ottaviano etc...e l'impero sarà molto più rigoglioso di ottimi generali perchè il sistema non si baserà più sullo sfruttamento oligarchico e sul censo, come nella Repubblica, ma sulla meritocrazia.
Sul pericolo cimbrico, ti cito Herwig Wolfram, "I Germani", Mulino-Paperback, Bologna 2005:

"è storicamente accertato (...) che i Cimbri, i Teutoni, gli Ambroni e gli Harudi stanziati nella parte settentrionale della penisola dello Jutalnd partirono intorno al 102 a.C. giungendo in breve tempo nella terra dei celti scordisci, fino alla Sava, alla Drava, al Danubio. Seguendo il corso della Sava, si diressero quindi verso il Nord contro il regno del Norico, alleato dei romani; nel 113 a.C. sconfissero nella Noreia, l'area che corrisponde alle odierne Stiria e Carinzia, un esercito (UN_ESERCITO) consolare, formato cioè da due legioni di seimila (SEIMILA) uomini ciascuna. In seguito abbandonarono la zona del Danubio e attraversarono il Reno nei pressi della confluenza col Meno. Nel 109 e poi nel 105 a.C. nella parte meridionale della Gallia riportarono altre DUE vittorie sui romani, dopodichè si divisero" etc...etc..fino a Aquae Sextiae e a Vercelli.
Ma è interessante un altro passo del medesimo volume:
"Secondo gli autori antichi (...)è incredibile la forza e il coraggio dei Cimbri. Così, da Aqwuae Sextiae e Vercelli, si trasse la lezione politica che era necessario evitare a tutti i costi che si potesse ripetere una calamità del genere. Ci volle però oltre un secolo perchè i romani riuscissero a localizzare esattamente il paese d'origine di quelle catastrofiche orde barbariche: nel 5 d. C. giunse a Roma, presso l'imperatore ASugusto, una delegazione di pace cimbro-harudica, che portò in dono "il vaso sacrale più prezioso in loro possesso chiedendo pace e perdono per il comportamento che avevano tenuto una sola volta (Strabone, VII, 2,1). Causa di questa ambasciata era stata la partenza di una flotta romana la cui meta, secondo il "testamento" di Augusto, erano le residenze dei Cimnbri"

Herwig Wolfram è considerato il massimo esperto di storia delle guerre fra romani e germani, e autore di una monumentale "Storia dei Goti". In sostanza, Annibale gode di più pubblicità rispetto ai Cimbri, ma questi ultimi sono altrettanto, se non più pericolosi. Per affrontare i Germani i romani devono modificare (con successo) la loro struttura tattica.



Per affrontare i Cimbri dovettero cambiare non tanto la tattica ma la struttura dell'esercito,come dovettero fare per i Parti,dato che entrambi combattevano in maniera diversa dai Romani.Per sconfiggere Annibale i romani dovettero cambiare tattica,cosa che riuscì a fare il grande scipione,il miglior generale romano di sempre.
Generale Robert Lee
00giovedì 4 maggio 2006 23:35
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: Pius Augustus 04/05/2006 23.28

Per sconfiggere Annibale i romani dovettero cambiare tattica,cosa che riuscì a fare il grande scipione,il miglior generale romano di sempre.



Infatti cambiarono la struttura con i parti e i Germani i due nemici più pericolosi di Roma. Per Annibale non vale nemmeno la pena di fare ciò, basta un pò di strategia.
Su Scipione: beh, oddio, il più grande di sempre...andrebbe correlato al nemico. Scipione combattè (con forze superiori) una guerra parallela in Spagna e poi fece a pezzi (con forze MOLTO superiori) i resti di Annibale in Africa. Non ci vedo molta grandezza, solo buon senso strategico (quello che mancava al cartaginese). Un grande è Mario, che adatta l'esercito al tipo di nemico che deve affrontare e riforma la struttura coortale per i secoli a venire....un grande è Silla che affronta Mitridate con forze minori di numero. Un grande è, poi, ovviamente Cesare che sconfigge un bravo militare come Pompeo Magno, senza peraltro godere dell'appoggio politico cghe aveva quest'ultimo...
Comunque per me i più grandi generali sono dell'Impero: il Tiberio pre-imperiale, Germanico, Marco Aurelio, Aureliano, Gallieno, Stilicone, Ezio tutti costori affrontarono nemici temibilissimi e numerosissimi altro che Cartagine!
Pius Augustus
00giovedì 4 maggio 2006 23:40
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: Generale Robert Lee 04/05/2006 23.35


Infatti cambiarono la struttura con i parti e i Germani i due nemici più pericolosi di Roma. Per Annibale non vale nemmeno la pena di fare ciò, basta un pò di strategia.
Su Scipione: beh, oddio, il più grande di sempre...andrebbe correlato al nemico. Scipione combattè (con forze superiori) una guerra parallela in Spagna e poi fece a pezzi (con forze MOLTO superiori) i resti di Annibale in Africa. Non ci vedo molta grandezza, solo buon senso strategico (quello che mancava al cartaginese). Un grande è Mario, che adatta l'esercito al tipo di nemico che deve affrontare e riforma la struttura coortale per i secoli a venire....un grande è Silla che affronta Mitridate con forze minori di numero. Un grande è, poi, ovviamente Cesare che sconfigge un bravo militare come Pompeo Magno, senza peraltro godere dell'appoggio politico cghe aveva quest'ultimo...
Comunque per me i più grandi generali sono dell'Impero: il Tiberio pre-imperiale, Germanico, Marco Aurelio, Aureliano, Gallieno, Stilicone, Ezio tutti costori affrontarono nemici temibilissimi e numerosissimi altro che Cartagine!



Non sono affatto daccordo,l'unico nemico che mise in difficoltà è stata cartagine grazie alla sua forza economica e al genio tattico di annibale,nemici miserabili come mitridate o gli Unni ebbero qualche vantaggio solo perchè combattevano in aree periferiche o contro un impero finito.
Ezio non è un genrale romano sotto quasi nessun aspetto,Cesare è più un politico che un generale,dato che ottenne le sue vittori civili contro un nemico con un morale a terra nonostante le vittorie,Mario sconfisse solo i germanici che sebbene fossero ritenuti coraggiosi-l'unica cosa che in realtà è scritta nel testo che hai postato- erano dei primitivi che non sapevano nulla della guerra moderan del tempo,e giugurta,che era un numida che otteneva le sue vittorie con la corruzione.
Scipione fu un genio assoluto,la battaglia di ilipa è probabilmente la battaglia condotta più abilmente della storia.
Generale Robert Lee
00giovedì 4 maggio 2006 23:51
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:



Non sono affatto daccordo,l'unico nemico che mise in difficoltà è stata cartagine grazie alla sua forza economica e al genio tattico di annibale



Pius sei preparato, ma sui Romani confondi un pò. L'UNICO nemico che mise in difficoltà i Romani fu cartagine? Ma in che film? Mai sentito parlare di Edessa, delle guerre civili del III secolo, di Zenobia, l'impero delle Gallie, i Marcomanni che in pochi giorni ti arrivano in Italia, Sapore I, le campagne di Claudio II contro i Goti etc...(gli esempio sono migliaia)? QUESTI sono nemici non un fessacchiotto che vuole mostrare i muscoli e si ritrova infognato in Italia tagliato fuori dalle sue basi di rfornimento e senza alcuna speranza di vittoria.



,nemici miserabili come mitridate o gli Unni ebbero qualche vantaggio solo perchè combattevano in aree periferiche o contro un impero finito.



Mitridate non era un miserabile. Mitridate combatteva in un'area geopolitica importante e con ingenti forze. Sfortunatamente, sul suo cammino incontra Silla, mica pizza e fichi.



Ezio non è un genrale romano sotto quasi nessun aspetto



Ezio "l'ultimo dei Romani" non è un generale romano? Uhmmm....temno lo fosse invece e sentiva fortemente il suo dovere di difendere la Romanità, sebbene dovesse fare uso giocoforza di contingenti barbarici. Ma quelli erano gli uomini che aveva a disposizione; nonc adiamo nell'errore del datato Gibbon di considerare "romano" solo tutto ciò che viene prima di Commodo.



,Cesare è più un politico che un generale



Ti stupirà sapere che le manovre della guerra civile sono tuttora studiate nelle accademie militari e nelle scuole di strategia. Con il tuo ragionamento anche Napoleone è più politico che generale.



Mario sconfisse solo i germanici che sebbene fossero ritenuti coraggiosi-l'unica cosa che in realtà è scritta nel testo che hai postato- erano dei primitivi che non sapevano nulla della guerra moderan del tempo



I Germani erano primitivi. Ma facevano molto male. Chissà come mai l'impero non ha mai sottomesso questi primitivi.



Scipione fu un genio assoluto,la battaglia di ilipa è probabilmente la battaglia condotta più abilmente della storia.



Scipione gode di buona pubblicità; era un buon soldato, ma lo avrei voluto vedere contro Sapore I.
DarkWalker
00giovedì 4 maggio 2006 23:54
da quanto mi ricordo, i barbari nn furono mai nemmeno in grado di riuscire ad espugnare una fortificazione romana..
Cmq dovresti ancora rispondere alla mia 'apologia' di annibale n quanto stratega...
Cmq, i cimbri sn stati fermati prima che arrivassero a uno sput da roma, annibale no, e forse già questo la dice abbastanza lunga...
Pius Augustus
00venerdì 5 maggio 2006 08:27
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: Generale Robert Lee 04/05/2006 23.51



Non sono affatto daccordo,l'unico nemico che mise in difficoltà è stata cartagine grazie alla sua forza economica e al genio tattico di annibale



Pius sei preparato, ma sui Romani confondi un pò. L'UNICO nemico che mise in difficoltà i Romani fu cartagine? Ma in che film? Mai sentito parlare di Edessa, delle guerre civili del III secolo, di Zenobia, l'impero delle Gallie, i Marcomanni che in pochi giorni ti arrivano in Italia, Sapore I, le campagne di Claudio II contro i Goti etc...(gli esempio sono migliaia)? QUESTI sono nemici non un fessacchiotto che vuole mostrare i muscoli e si ritrova infognato in Italia tagliato fuori dalle sue basi di rfornimento e senza alcuna speranza di vittoria.


Ma Roma si sentì mai minacciata di morte da Sapore? o da Zenobia? al limite questi potevano portarle via alcune regioni orientali,ma mai minacciare daverro l'esistenza di Roma,i Goti poi si inseriscono nel quadro del declino dell'Impero e comunque furono sempre sconfitti nelle battaglie campali tranne ad Adrianopoli per la follia di Valente di non voler attendere Graziano:addirittura il tanto lodato Alarico contro Stilicone perse sempre e mise a sacco Roma perchè questi era stato assassinato.




,nemici miserabili come mitridate o gli Unni ebbero qualche vantaggio solo perchè combattevano in aree periferiche o contro un impero finito.



Mitridate non era un miserabile. Mitridate combatteva in un'area geopolitica importante e con ingenti forze. Sfortunatamente, sul suo cammino incontra Silla, mica pizza e fichi.

Io parlo di area periferica rispetto a Roma,inoltre non vedo quali vittorie di rilievo abbia ottenuto Mitridate contro Roma.



Ezio non è un genrale romano sotto quasi nessun aspetto



Ezio "l'ultimo dei Romani" non è un generale romano? Uhmmm....temno lo fosse invece e sentiva fortemente il suo dovere di difendere la Romanità, sebbene dovesse fare uso giocoforza di contingenti barbarici. Ma quelli erano gli uomini che aveva a disposizione; nonc adiamo nell'errore del datato Gibbon di considerare "romano" solo tutto ciò che viene prima di Commodo.


Ezio non era un generale romano in quanto non era romano egli stesso,non usava un esercito romano e non usava tattiche romane-il suo esercito usava il baritus teutonico(!)- che poi moralmente si ritenesse romano,o comunque la servizio dell'impero è marginale,perchè così potremmo ritenere romani chissà quanti altri condottieri che si riferivano a Roma.




,Cesare è più un politico che un generale



Ti stupirà sapere che le manovre della guerra civile sono tuttora studiate nelle accademie militari e nelle scuole di strategia. Con il tuo ragionamento anche Napoleone è più politico che generale.


Napoleone era un grande generale,che sconfisse le più forti nazioni d'Europa,Cesare prima condusse la sua guerra "coloniale" contro i soliti barbari-numerosi quanto vuoi,ma ad esempio Clive sconfisse forze indiane dieci volte superiori ma nessuno si sognerebbe di inserirlòo fra i grandi comandanti- e poi ebbe la meglio dopo essere stato sconfitto una volta a durazzo contro un contendente con truppe meno addestrate e con il morale basso.Comunque un buon comandante,ma ninete di eccezzionale.




Mario sconfisse solo i germanici che sebbene fossero ritenuti coraggiosi-l'unica cosa che in realtà è scritta nel testo che hai postato- erano dei primitivi che non sapevano nulla della guerra moderan del tempo



I Germani erano primitivi. Ma facevano molto male. Chissà come mai l'impero non ha mai sottomesso questi primitivi.


Non vi riiscì cert non per motivi militari-Varo fu vendicato già da germanico- ma per motivi logistici e politici.




Scipione fu un genio assoluto,la battaglia di ilipa è probabilmente la battaglia condotta più abilmente della storia.



Scipione gode di buona pubblicità; era un buon soldato, ma lo avrei voluto vedere contro Sapore I.



Quì divergono le nostre opinioni:a parer mio Scipione sarebbe stato senza dubbio capace di sconfiggere un re preso a calci da Odenato! [SM=x278632]
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 06:49.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com