Viviamo in una realtà sempre più innovativa.
Una realtà che mette l’innovazione a disposizione di tutti. Quale azienda
può al giorno d’oggi permettersi di non essere innovativa? C’è sempre più
bisogno di idee innovative. L’innovazione ci semplifica la vita, ci aiuta.
In un certo senso ci nobilita, come una volta il lavoro.
In autostrada usiamo il telepass, paghiamo la benzina con la carta di
credito, ricarichiamo il cellulare da ogni punto Atm, paghiamo le bollette
on line e tante tante altre cose. La tecnologia è bella perchè ci rende
liberi. La tecnologia è bella perchè aumenta i profitti delle aziende che
inventano nuovi servizi. Paghiamo per il telepass oltre che per il
pedaggio, per il pagamento via carta di credito oltre che per la benzina,
per la possibilità di ricaricare il cellulare oltre che per la ricarica,
per poter pagare una bolletta on line oltre che l’importo della bolletta.
Insomma paghiamo il nulla. Le aziende ci stanno facendo pagare le
transazioni di pagamento, incantesimi dell’etere, furti legalizzati.
Infatti, infatti...
L’innovazione diminuisce i costi delle aziende, il telepass elimina il
costo del casellante, la carta di credito le operazioni di deposito del
contante, il pagamento delle bollette il costo dell’impiegato e la
ricarica del cellulare anticipa alla società telefonica i soldi delle
chiamate.
L’innovazione serve quindi a renderci più felici e più poveri (del resto
non si è sempre detto che il denaro non dà la felicità?) e ad ingrassare
le aziende, le stock option, il titolo in borsa, i
tronchettibenettonscaroni.
Ma quando la smettiamo di farci prendere per il c..o?
Un cittadino italiano ha finalmente deciso che gli fa troppo male e ha
chiesto alla Commissione Europea l’abolizione dei costi di ricarica per i
cellulari che esiste solo in Italia.
Lo hanno preso sul serio e la Commissione Europea ha contattato
l’Authority, altra innovazione che ci rende (inconsapevolmente)
poveri.Bastano 50.000 firme per toglierci dai piedi la tassa sulla
ricarica. Firmate la petizione!
Il link per firmare la petizione è:
www.petitiononline.com/costidir/petition.html
Anna