*°*°*meditazione del giorno*°*°*

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amore54
00lunedì 15 ottobre 2007 09:45
[SM=g38094]
"Perché gli uomini e le donne, pur mettendo l’amore al di sopra di
tutto, pur sperando di “trovare il grande amore” e di viverlo per
l’eternità, hanno tante difficoltà a conservarlo per qualche anno
o anche solo per qualche mese? Per la ragione che nel momento in
cui scoprono di amare un uomo o una donna, si fermano a
quell’uomo o a quella donna. Essi non sanno che quella creatura
è come un canale attraverso cui passano la bellezza, il fascino
e le qualità di un altro mondo, e non sanno neppure che la
propria anima ha sete di quel mondo. Allora, si concentrano su
quella creatura e da lei si aspettano tutto. Ecco l’errore, ecco
l’origine delle loro disillusioni e dei loro dispiaceri.
Sia l’uomo che la donna devono imparare a considerarsi
reciprocamente come un punto di partenza per andare a cercare
l’amore alla sorgente. È il solo modo per non essere mai delusi.
Perché là, alla sorgente, l’acqua dell’amore è sempre limpida,
pura, vivificante. "

Omraam Mikhaël Aïvanhov

[SM=g44761]
amore54
00martedì 16 ottobre 2007 08:41


"L’Albero della Vita, l’Albero Sefirotico, è uno schema simbolico
che riassume tutta la Scienza Iniziatica. Lo si può paragonare a
un seme; mettete quel seme in terra, ed esso farà apparire
dinanzi a voi tutta la Creazione con la moltitudine delle
creature. Questo schema può diventare uno strumento magico, un
pentacolo fra i più potenti. In esso c’è tutto, ci sono tutti i
principi, tutti gli elementi con i quali Dio ha creato il mondo.

L’Albero della Vita rappresenta un sistema che vi aiuterà a non
disperdervi nel vostro lavoro spirituale. A mano a mano che lo
approfondirete, introdurrete in voi stessi l’ordine,
l’equilibrio e l’armonia. Non appena avete un po’ di tempo,
soffermatevi su questa tavola, scegliete una sefirah,
concentratevi su di essa e cercate di sviluppare le qualità o le
energie che essa contiene. Sia che cerchiate la luce, l’amore, la
forza, la protezione, la generosità o la giustizia, rivolgetevi
all’Albero della Vita: esso è a disposizione dei figli e delle
figlie di Dio che hanno bisogno di nutrirsi della vita divina. "

Omraam Mikhaël Aïvanhov
wonder84
00martedì 16 ottobre 2007 08:52
Re:
[SM=g56708] [SM=g38082] [SM=g38082] [SM=g38082] [SM=g38099]
[SM=g44764] [SM=g44764] [SM=g44764]


keoma.78
00martedì 16 ottobre 2007 09:22
Re:
amore54, 15/10/2007 9.45:

[SM=g38094]
"Perché gli uomini e le donne, pur mettendo l’amore al di sopra di
tutto, pur sperando di “trovare il grande amore” e di viverlo per
l’eternità, hanno tante difficoltà a conservarlo per qualche anno
o anche solo per qualche mese? Per la ragione che nel momento in
cui scoprono di amare un uomo o una donna, si fermano a
quell’uomo o a quella donna. Essi non sanno che quella creatura
è come un canale attraverso cui passano la bellezza, il fascino
e le qualità di un altro mondo, e non sanno neppure che la
propria anima ha sete di quel mondo. Allora, si concentrano su
quella creatura e da lei si aspettano tutto. Ecco l’errore, ecco
l’origine delle loro disillusioni e dei loro dispiaceri.
Sia l’uomo che la donna devono imparare a considerarsi
reciprocamente come un punto di partenza per andare a cercare
l’amore alla sorgente. È il solo modo per non essere mai delusi.
Perché là, alla sorgente, l’acqua dell’amore è sempre limpida,
pura, vivificante. "

Omraam Mikhaël Aïvanhov

[SM=g44761]




..........bellissima.......ed anche molto vera.................
[SM=g999021] [SM=g999021] [SM=g999021] [SM=g999021] [SM=g999021] [SM=g999021] [SM=g999021] [SM=g999021] [SM=g999021] [SM=g999021] [SM=g999021] [SM=g999021] [SM=g999021] [SM=g999021]
amore54
00mercoledì 17 ottobre 2007 08:52
Re: Re:
wonder84, 16/10/2007 8.52:

[SM=g56708] [SM=g38082] [SM=g38082] [SM=g38082] [SM=g38099]
[SM=g44764] [SM=g44764] [SM=g44764]





[SM=g44759] [SM=g44759] [SM=g44759]

pensieri..... sono così vicini a ciò che seguo.... [SM=g60305] [SM=g60305] [SM=g60305]
amore54
00mercoledì 17 ottobre 2007 08:54

[SM=g38094]

"È evidentemente un segno di evoluzione provare incessantemente
nuovi bisogni; ma questa cupidigia, questa voracità che spinge
tante persone a cercare la propria soddisfazione sul piano
fisico, e che le porta a devastare e ad inquinare il pianeta,
sta conducendo l’umanità verso la catastrofe.
E perché anche coloro che ne sono coscienti si ostinano su
questa strada? Semplicemente perché non si conoscono, non hanno
mai cercato di esplorare le loro vere ricchezze. Se sapessero
che il Creatore ha posto in loro, allo stato sottile,
l’equivalente di tutto ciò che si può trovare nell’universo,
invece di volersi accaparrare tutto quello che capita ed è a
portata di mano, costoro si nutrirebbero e si abbellirebbero
delle ricchezze che scoprirebbero dentro di sé: le ricchezze
dello spirito. Allora, non solo non distruggerebbero nulla, ma,
inoltre, tutto ciò che realizzerebbero in seguito sul piano
fisico sarebbe segnato dal sigillo dello spirito."

Omraam Mikhaël Aïvanhov
[SM=g60305]

amore54
00giovedì 18 ottobre 2007 09:10
Re: Re:
keoma.78, 16/10/2007 9.22:


..........bellissima.......ed anche molto vera.................
[SM=g999021] [SM=g999021] [SM=g999021] [SM=g999021] [SM=g999021] [SM=g999021] [SM=g999021] [SM=g999021] [SM=g999021] [SM=g999021] [SM=g999021] [SM=g999021] [SM=g999021] [SM=g999021]



[SM=g44768] [SM=g44759] grazie, piace molto anche a me, descrive molto bene ciò che penso anch'io [SM=g38094] [SM=g44764] [SM=g44764] [SM=g60305] [SM=g60305] [SM=g44761] [SM=g44761] [SM=g44767] [SM=g60296] [SM=g44761] [SM=g44761] [SM=g44761]

amore54
00giovedì 18 ottobre 2007 09:14
[SM=g44768] [SM=g44764] [SM=g44781]

"Ci sono delle verità essenziali di cui dovreste ricordarvi dieci,
venti, trenta volte al giorno. Fintanto che non vi imporrete
questa disciplina, non progredirete. Quando vi lasciate
trascinare a commettere azioni che non sono tanto giuste o
nobili – e delle quali in seguito vi pentite – è perché avete
dimenticato le verità e le leggi che vi avrebbero permesso di
trionfare sulle vostre debolezze.
Bisogna comprendere l’utilità della ripetizione. D’altronde, ci
sono talmente tante cose che voi trovate normale ripetere! Ogni
giorno accettate di mangiare e di bere più volte, di dormire, di
respirare … o di fare delle sciocchezze, sempre le stesse! Ma se
sentite qualcuno ripetervi le verità che sono in grado di
salvarvi, non lo sopportate. Vi sembra intelligente?"

Omraam Mikhaël Aïvanhov


[SM=g1363837]
amore54
00venerdì 19 ottobre 2007 09:17
[SM=g60311]

"L’essere umano è costruito in modo tale che si trova
continuamente obbligato a uscire da sé stesso. Dal momento in
cui si sveglia al mattino, egli “esce”, vale a dire guarda,
ascolta, parla, lascia la sua abitazione per andare al lavoro o
nei negozi, va a visitare degli amici, va a distrarsi, a
passeggiare, a viaggiare… Tutto questo è bene, ma alla lunga
egli si lascia talmente prendere da queste attività esteriori
che finisce per perdere il contatto con sé stesso, e non sa più
chi egli sia veramente. A partire da quel momento, non solo non
vede più chiaro nelle varie situazioni e commette degli errori,
ma inoltre si indebolisce, e il minimo imprevisto o la minima
contrarietà lo lascia smarrito.
È normale che l’uomo esca da sé stesso, dato che ogni contatto
col mondo esterno lo obbliga ad uscire; ma per non andare alla
deriva, egli deve continuamente vigilare per ristabilire
l’equilibrio fra l’esterno e l’interno, fra la periferia e il
centro, fra la materia e lo spirito. "
amore54
00lunedì 22 ottobre 2007 10:42

"Pur incontrandosi tutti i giorni, gli esseri umani hanno soltanto
una visione superficiale gli uni degli altri. Si fermano
all’apparenza, e l’apparenza spesso non è un gran che. Essi
dimenticano che al di là di quell’apparenza c’è anche un’anima,
c’è uno spirito, e anche se quell’anima e quello spirito si
manifestano raramente, ci sono, e hanno sempre la possibilità di
apparire e di esprimersi. Bisogna ancora sottolinearlo: non è un
segno di intelligenza avere degli esseri umani una visione tanto
superficiale.
Un saggio, il quale sa che gli uomini e le donne sono figli e
figlie di Dio, si sofferma su questo pensiero, ed è con questo
pensiero che si accosta a tutti gli esseri. Compie in questo
modo un lavoro creatore, poiché sviluppa così il lato divino in
tutti gli esseri che incontra, e si sente felice. Credetemi, il
modo migliore di agire nei confronti degli altri è quello di
scoprire le loro qualità, le loro virtù e le loro ricchezze
spirituali, e di concentrarsi su di esse."

Omraam Mikhaël Aïvanhov
amore54
00martedì 23 ottobre 2007 09:13
[SM=g44768] [SM=g38094] [SM=g44781]

"Perché gli alchimisti, nella Grande Opera, descrivono la
trasformazione della materia come una successione di colori?
Perché hanno osservato quella successione nella vita vegetale.
Prendiamo gli alberi da frutto: a prescindere da alcune
sfumature – perché la natura è ricca di differenze – essi
passano attraverso tutta una serie di colori, e sempre nello
stesso ordine. Durante l’inverno, gli alberi sono neri e spogli;
in primavera, diventano bianchi per i fiori e verdi per le
foglie. Poi arriva l’estate: i frutti, maturando, diventano
gialli e rossi; e in autunno, è il fogliame che diventa rosso e
oro. Con il rosso e con l’oro il processo è terminato: è la fine
del ciclo, come nell’Opera alchemica.
A immagine della vegetazione, l’essere umano deve attraversare
interiormente tutte le fasi dell’Opera alchemica: egli muore e
poi resuscita, ma resuscita con delle virtù e dei poteri nuovi,
ossia con dei colori nuovi. "

Omraam Mikhaël Aïvanhov



[SM=g60314]
amore54
00mercoledì 24 ottobre 2007 09:25


"Gli Iniziati, i saggi, non possono tutto, e lo sanno; ecco perché
si occupano di istruire soltanto gli esseri che, nella scala
dell’evoluzione, rappresentano simbolicamente delle piante,
degli animali e degli uomini. Un Maestro spirituale non può far
nulla con coloro che sono rimasti delle pietre: è inutile,
perché bisogna ancora e sempre spingerli, dare loro uno slancio
per farli muovere. Esaurita la spinta, essi si fermano fino a
che non giunga loro dall’esterno un nuovo impulso.
Alcuni si meraviglieranno, si indigneranno persino: «Come?! Ma
un Maestro spirituale dovrebbe avere abbastanza amore per
occuparsi di tutti gli esseri!» Sfortunatamente, per quanto
grande sia il suo amore, egli è impotente dinanzi a coloro che
sono delle pietre e che vogliono rimanere tali. Per aiutarli,
bisognerebbe almeno che quelle pietre avessero il desiderio di
diventare delle piante…"

Omraam Mikhaël Aïvanhov



[SM=g38094] [SM=g38094] [SM=g38094] [SM=g38094] [SM=g38094] [SM=g38094] [SM=g38094] [SM=g38094] [SM=g38094] [SM=g38094] [SM=g44768]
amore54
00lunedì 29 ottobre 2007 09:24
[SM=g44781] [SM=g38094] [SM=g44764]

"Non esiste alcuna separazione tra il mondo che è in basso e il
mondo che è in alto, e il seme ce ne dà una dimostrazione
particolarmente chiara. Quando interrate un seme, si stabilisce
immediatamente un legame fra la terra e il cielo: il sole manda
al seme la sua luce e il suo calore, la terra gli dà l’umidità,
e il seme incomincia a crescere. Avete semplicemente messo un
seme nella terra, ma allo stesso tempo avete avviato un fenomeno
nel cielo…
I medesimi processi si verificano anche in noi. Per esempio, noi
introduciamo un seme (il cibo) nella terra (il nostro stomaco), e
subito il cielo (la testa) invia delle correnti verso quel cibo
che abbiamo assorbito, affinché esso si trasformi in energie, in
sentimenti, in pensieri. Non appena mettiamo del cibo nel nostro
stomaco, da tutti i punti dell’organismo partono delle forze che
si dirigono verso quel cibo e si mettono al lavoro."

Omraam Mikhaël Aïvanhov
amore54
00martedì 30 ottobre 2007 08:13



"Da un insegnamento spirituale dovete attendervi unicamente delle
verità che produrranno un cambiamento nella vostra coscienza.
Questo cambiamento dapprima sarà minuscolo, ma in esso sono
contenuti il cielo e la terra.
Ricordatevi ciò che Gesù disse del granello di senape: «Esso è
il più piccolo di tutti i semi, ma quando è cresciuto può
diventare un albero, tanto che gli uccelli del cielo vengono a
cercare riparo tra i suoi rami». Non è dunque la grandezza del
seme che conta, bensì il suo vigore. Il granello di senape può
essere interpretato come un pensiero o un sentimento in
apparenza impercettibile, ma che, se è intenso e gli vengono
fornite le condizioni favorevoli, produrrà immense
realizzazioni. «Gli uccelli del cielo vengono a cercare riparo
tra i suoi rami», disse Gesù. Gli uccelli sono gli spiriti del
mondo invisibile: essi vengono a visitare le creature che hanno
abbracciato la vita spirituale, e a trovare riparo in loro.
Allora, con tali presenze, chi non si sentirebbe colmato?"

Omraam Mikhaël Aïvanhov
amore54
00mercoledì 31 ottobre 2007 09:13

[SM=g1363827] [SM=g44764] [SM=g44781]

"Non appena sentono salire in loro la collera o l’esasperazione,
quanti fra voi pensano a canalizzare quell’energia allo scopo di
illuminare la loro città o far girare la ruota del loro mulino?
(Occorre evidentemente trasporre queste immagini…) La maggior
parte si lascia trasportare, e in seguito se ne vanta: «Hai
visto? Ho dato una bella lezione a quell’imbecille!» Nella loro
collera hanno detto ciò che pensavano, certo, ma soprattutto si
sono svuotati delle proprie energie, e in seguito occorrerà loro
molto tempo per recuperarle.
Ma la collera non è che un esempio. Vi sono talmente tanti altri
casi in cui si sprecano delle energie preziose! Consideriamo
anche solo la maldicenza, che è un difetto tanto diffuso.
Parlare degli altri per lamentarsi di loro, per criticarli,
accusarli, o per immischiarsi nei loro affari, è un’attività che
svuota il cervello e il cuore. Sta dunque a voi studiarvi e
osservare in quali circostanze la vostra forza se ne va oppure
ritorna, e analizzare poi le cause dei vari stati. "

Omraam Mikhaël Aïvanhov
amore54
00lunedì 5 novembre 2007 08:22

"L’autorità sugli altri ha inizio con un lavoro su di sé. Quando
un essere che ha anzitutto lavorato sui suoi “figli” – cioè
sulle cellule del suo organismo – deve educare altri bambini
all’esterno, o anche esercitare delle responsabilità che gli
conferiscono un’autorità sugli adulti, le sue parole e i suoi
gesti saranno espressivi e convincenti. Coloro che egli
istruisce o dirige sentono che quell’essere non sta recitando
una parte, ma che è interamente sé stesso in quello che dice e
fa. Ecco perché la sua presenza è magica ed egli ottiene dei
risultati. Dentro di lui tutti i suoi abitanti lo sostengono e
gli danno forza, perché tutto il suo essere è abituato a
lavorare in un’unica direzione: il bene, la luce.
Un essere non ha vera autorità se non quando tutte le sue
cellule emanano qualcosa che è stao armonizzato, unificato;
altrimenti, mentre la parte che parla fa udire un certo suono,
tutto il resto della persona grida il contrario."

Omraam Mikhaël Aïvanhov


[SM=g44764] [SM=g38095] [SM=g62857]
amore54
00martedì 6 novembre 2007 08:23
[SM=g44781] [SM=g38081] [SM=g44764]

"Grazie allo sviluppo dei loro cinque sensi, gli umani sono giunti
a una buona conoscenza e a una grande padronanza della materia;
ma l’attività dei cinque sensi divora tutte le loro energie
psichiche, e non resta loro più niente per risvegliare altre
facoltà di percezione. Vedere, udire, gustare, toccare,
divertirsi, litigare… Essi immaginano che tutta la vita consista
in questo. No, questa non è che una parte soltanto. Essi vivono,
è vero, vivono: ma quel genere di vita nasconde loro la vera
vita! Cercano sempre troppo in basso... mentre è in alto che
dovrebbero cercare.
Sforzatevi dunque di eliminare molte delle sensazioni che
impediscono la vera comprensione, la vera visione. Imparate ad
elevarvi col pensiero, al fine di avere sensazioni di un’altra
natura, di un’altra qualità, che vi apriranno le meraviglie del
mondo spirituale."

Omraam Mikhaël Aïvanhov

amore54
00mercoledì 7 novembre 2007 14:49
"Qualcuno afferma con fierezza: «Io ho delle convinzioni e le
difendo!» In effetti, lo si vede battagliare coraggiosamente
contro coloro che non sono del suo avviso. Non si può
rimproverare alle persone di avere delle convinzioni, ma qualche
volta dovrebbero chiedersi se esse valgano, e se non sarebbe
utile riesaminarle. Dal punto di vista della saggezza,
l’atteggiamento di certe “persone di fede” è piuttosto di
orgoglio o di stupidità, e le conseguenze possono essere
terribili: il fanatismo, la crudeltà.
Si può essere convinti e commettere i peggiori errori: il fatto
di essere convinti non trasformerà un’opinione erronea in una
verità. «Ma allora – mi direte – come facciamo a sapere quanto
valgono le nostre convinzioni?» Se esse vi rendono migliori, più
generosi, più lucidi, più comprensivi nei confronti degli altri,
allora conservatele. Ma se non è questo il caso, non avete nulla
di cui andare fieri: cercate di rivederle con severità."

Omraam Mikhaël Aïvanhov
amore54
00giovedì 8 novembre 2007 08:10


"Che cos’è l’analisi? Una discesa nella materia. E la sintesi?
Un’ascesa verso lo spirito. Più si sale, più si perde di vista
il dettaglio delle cose, ma si vede apparire l’insieme… Più si
sale, più si è obbligati a fare la sintesi, e grazie a questa
sintesi si afferra un’unità, perché sotto un principio unico si
scopre il legame che esiste tra una moltitudine di fatti e di
oggetti. È così che si avanza verso il vero sapere, verso la
vera potenza, ma anche verso la salute e la gioia.
Sapere significa arrivare a guardare dal punto più elevato, per
avere una visione della totalità. E allo stesso modo, la
potenza, la salute e la gioia non si ottengono che attraverso
l’unificazione di tutte le energie, e la loro convergenza verso
un unico punto, là dove non c’è più né divisione né separazione."

Omraam Mikhaël Aïvanhov


[SM=g38075]
amore54
00venerdì 9 novembre 2007 08:18


"Respirazione e nutrizione hanno molti punti in comune e sono
rette dalle stesse leggi. Come non va bene inghiottire il cibo
senza masticarlo, così non va nemmeno bene respirare
rapidamente, senza che l’aria abbia il tempo di scendere fino in
fondo ai polmoni, per riempirli e dilatarli. Bisogna respirare
lentamente e profondamente, e di tanto in tanto, bisogna anche
trattenere l’aria per qualche secondo nei polmoni. Perché? Per
“masticarla”. Sì, i polmoni sanno masticare l’aria come la bocca
sa masticare gli alimenti.
L’aria che respiriamo è un “boccone”, un boccone pieno di forze
incredibili. Se la si espelle troppo rapidamente, i polmoni non
possono “cuocerla”, “digerirla”, assimilarla sufficientemente
perché l’organismo possa beneficiare delle energie che essa
contiene. Ecco perché tante persone sono affaticate, nervose,
irritabili: perché non hanno imparato a nutrirsi con l’aria, non
la “masticano”, la espellono subito. La respirazione profonda è
un esercizio magnifico, che bisogna proporsi di praticare."

Omraam Mikhaël Aïvanhov
wonder84
00venerdì 9 novembre 2007 08:52
Re:
amore54, 09/11/2007 8.18:



"Respirazione e nutrizione hanno molti punti in comune e sono
rette dalle stesse leggi. Come non va bene inghiottire il cibo
senza masticarlo, così non va nemmeno bene respirare
rapidamente, senza che l’aria abbia il tempo di scendere fino in
fondo ai polmoni, per riempirli e dilatarli. Bisogna respirare
lentamente e profondamente, e di tanto in tanto, bisogna anche
trattenere l’aria per qualche secondo nei polmoni. Perché? Per
“masticarla”. Sì, i polmoni sanno masticare l’aria come la bocca
sa masticare gli alimenti.
L’aria che respiriamo è un “boccone”, un boccone pieno di forze
incredibili. Se la si espelle troppo rapidamente, i polmoni non
possono “cuocerla”, “digerirla”, assimilarla sufficientemente
perché l’organismo possa beneficiare delle energie che essa
contiene. Ecco perché tante persone sono affaticate, nervose,
irritabili: perché non hanno imparato a nutrirsi con l’aria, non
la “masticano”, la espellono subito. La respirazione profonda è
un esercizio magnifico, che bisogna proporsi di praticare."

Omraam Mikhaël Aïvanhov




[SM=g44764] [SM=g38099] assieeeeeeeee [SM=g60295]
amore54
00lunedì 12 novembre 2007 10:07


"L’uomo vive nel suo corpo fisico come in un guscio, ed è questa
corazza che gli impedisce di percepire la realtà del mondo
psichico. Ma quando lascia il suo corpo, al momento della morte,
egli si ritrova senza difese nel piano astrale. Ciò che le
religioni chiamano “purgatorio” o “inferno” non sono altro che
degli stati di coscienza pienamente vissuti nel piano astrale.
Coloro che sono completamente sprofondati in una vita di
depravazione, di ingiustizia, di cattiveria, di crudeltà, e che
sono riusciti a sottrarsi alla giustizia umana, quando muoiono
si ritrovano a doversi confrontare nel piano astrale con tutto
il male che hanno fatto. Durante la vita, erano riusciti a
rendere insensibile la loro coscienza, ma dopo la morte non
possono più trovare rifugio da nessuna parte. Non hanno più un
corpo fisico che li protegga e li renda insensibili, e provano
esattamente le stesse sofferenze che hanno fatto subire agli
altri durante tutta la loro vita."

Omraam Mikhaël Aïvanhov



[SM=g44768] [SM=g44764] [SM=g38094] [SM=g44781] [SM=g38095] [SM=g65318] [SM=g999021] [SM=g38088]
amore54
00lunedì 12 novembre 2007 11:26


"«Metti la bontà come base della tua dimora, la giustizia come
misura, l’amore come diletto, la saggezza come limite e la
verità come luce». Come comprendere questo precetto del Maestro
Peter Deunov?
La bontà è legata al piano fisico, la giustizia al piano
eterico, l’amore al piano astrale, la saggezza al piano mentale,
e la verità al piano causale. Nella mano, è il pollice (legato a
Venere) che rappresenta l’Amore; l’indice (legato a Giove)
rappresenta la Bontà; il medio (legato a Saturno) rappresenta la
Giustizia; l’anulare (legato al Sole) rappresenta la Verità, e il
mignolo (legato a Mercurio) rappresenta la Saggezza. Sviluppando
queste cinque virtù, voi lavorate con le cinque dita della
vostra mano divina, e avete allora grandi possibilità per agire."

Omraam Mikhaël Aïvanhov
amore54
00martedì 13 novembre 2007 14:22


"Tutti i giorni, ci si presentano delle tentazioni. Essere tentati
significa ricevere un’influsso. Ora, cos’è un influsso? È una
corrente che cerca di penetrare in noi, dunque una sorta di
cibo. Non è sempre possibile opporsi all’irruzione di queste
correnti, ma una volta che esse si sono introdotte, dobbiamo
sforzarci di trasformarle. Se soccombiamo, se ci lasciamo andare
a un gesto di debolezza, il nostro tribunale interiore prende
nota che non abbiamo saputo assimilare quelle sostanze, e queste
riappariranno quindi in un modo o nell’altro sotto forma di
disturbi psichici o anche fisici.
I nutrimenti nocivi che non vengono lasciati entrare non
rischiano di uscire di nuovo; bisogna dunque stare attenti a non
lasciarli penetrare. Ma siccome non sempre ci si riesce, una
volta che sono entrati bisogna esercitarsi a trasformarli per
renderli assimilabili."

Omraam Mikhaël Aïvanhov
amore54
00mercoledì 14 novembre 2007 08:23


"Nel piano eterico, ogni essere possiede un profumo speciale.
Questo profumo è una quintessenza di ciò che quell’essere
possiede di più prezioso: il suo amore; ed è grazie a questo
profumo che gli esseri che si amano potranno riconoscersi
nell’altro mondo. Gli esseri che vi amano lasciano in voi un
profumo che conserverete per l’eternità, e allo stesso modo,
ognuna delle vostre manifestazioni di amore disinteressato per
qualcuno, lascia in quell’essere come un profumo, grazie al
quale egli si ricorderà di voi e vi riconoscerà.
Quanti uomini e donne che si amano si domandano se si
ritroveranno nell’altro mondo! Ma certo: se si sono veramente
amati, saranno capaci di riconoscersi tra i miliardi di anime
che popolano il mondo invisibile: non potranno sbagliarsi. Tra
la moltitudine degli esseri creati, sarà unicamente l’amore per
la persona che cercate a condurvi verso di lei, senza nemmeno
che abbiate bisogno di sapere in quale luogo dello spazio essa
si trovi lassù."

Omraam Mikhaël Aïvanhov
amore54
00giovedì 15 novembre 2007 11:51
"Il denaro, la gloria, i piaceri, l’amore, la giustizia, la pace,
e così via…Ciascuno secondo il suo temperamento esige qualcosa.
È pronto a smuovere il mondo intero per ottenere ciò di cui
ritiene di aver bisogno; e ci sono talmente tante cose da
reclamare! Ma avete sentito spesso qualcuno dire: «Ho bisogno di
luce, mi occorre la luce»? No, per la maggioranza degli esseri
umani, la luce non rappresenta granché, e se è proprio questa
che manca loro, essi non ne vedono le conseguenze.
Ecco invece che appunto le conseguenze della mancanza di luce
sono molto gravi: tutte le difficoltà e le tribolazioni
dell’umanità hanno come causa la mancanza di luce. Colui che non
ha la luce si espone al rischio di non ottenere ciò che cerca,
oppure, se ci riesce, a non conservarlo. Credete che senza la
luce si possa avere per lungo tempo l’amore, la giustizia e la
pace?"

Omraam Mikhaël Aïvanhov

amore54
00venerdì 16 novembre 2007 08:14


"Le relazioni tra l’uomo e l’animale non sono ancora ben
conosciute. Può accadere, per esempio, che delle anime umane
siano condannate ad abitare in corpi di animali, allo scopo di
espiare delle colpe commesse in un’esistenza precedente. La
legge karmica le mette per un periodo determinato in quella
situazione, ed esse lavorano con l’anima dell’animale, senza
sloggiarla… Capita anche che degli esseri molto evoluti entrino
volontariamente nel corpo di certi animali per studiare
quell’universo ancora così poco conosciuto che è il regno
animale.
Ma c’è anche un altro aspetto. Ogni animale, secondo la sua
natura e il suo modo di vivere, è predestinato a trattenere
dentro di sé i fluidi buoni o cattivi che circolano
nell’atmosfera. Gli umani possono così scaricare sugli animali
certe forze negative dalle quali sono tormentati, ed è ciò che
fanno inconsciamente molte persone con i propri animali
domestici. È ancora in questo modo che si spiega il passaggio
dei Vangeli in cui Gesù libera un uomo dai suoi démoni,
facendoli entrare in un branco di porci."

Omraam Mikhaël Aïvanhov
amore54
00lunedì 19 novembre 2007 09:06


"L’essere umano è stato creato a immagine dell’Universo, e
possiede dunque un’identica struttura. Questa struttura identica
la si osserva, per esempio, nei diversi livelli di coscienza che
corrispondono ai diversi regni della natura. Così, l’inconscio
corrisponde ai minerali, il subconscio ai vegetali, la coscienza
agli animali, la coscienza di sé agli umani, e la supercoscienza
ai superuomini e agli Iniziati.
Il subconscio, che è legato al regno vegetale, è molto vicino al
mondo fisico, e dunque alla realizzazione. Ecco perché una delle
chiavi della realizzazione consiste nel riuscire a far scendere
i propri progetti e i propri desideri fino al subconscio. E per
far questo, esistono esercizi molto semplici. Desiderate
ottenere certi risultati sul piano spirituale? Prima di
addormentarvi, concentratevi, meditate su un’immagine, su un
oggetto preciso che è in relazione con quel desiderio: le forze
subconscienti, attivate in tal modo durante il sonno, vi
aiuteranno a realizzare quel desiderio." [SM=g38097]
Omraam Mikhaël Aïvanhov
amore54
00lunedì 19 novembre 2007 10:30



"Le entità celesti amano la luce, e quando scorgono un essere
circondato da quella luce che la Scienza iniziatica chiama
“aura”, accorrono verso di lui.
Se vi chiedo: «Auspicate veramente l’amore, la pace, la salute,
la bellezza?», risponderete tutti: «Oh, sì, non vogliamo che
questo!» Ma allora, che cosa fate per ottenere tutte queste
benedizioni? Esse non vi possono arrivare, così, per caso.
Lavorare sull’aura è il modo migliore per attirarle: col vostro
amore la vivificate, con la vostra saggezza la illuminate, con
la vostra forza di carattere la rendete potente, con la vostra
purezza la rendete limpida e trasparente. Colui che
pazientemente e sinceramente si consacra alla pratica delle
virtù acquisisce a poco a poco un’aura immensa, nella quale
vengono a immergersi non solo le creature celesti, ma anche gli
umani, i quali si sentono nutriti, rasserenati, rafforzati e
trascinati in una direzione divina."

Omraam Mikhaël Aïvanhov

[SM=g38075] [SM=g38075] [SM=g38075]
amore54
00martedì 20 novembre 2007 09:08


"Se ci si dà la pena di approfondirne i principi, si scopre che
l’alchimia tratta unicamente di questioni vitali per noi.
L’alchimia è la scienza della trasformazione della materia, e
partecipando a quella trasformazione l’alchimista vuole aiutare
la Natura. Ebbene, anche noi possiamo aiutare la natura negli
sforzi che essa compie su di noi.
La preparazione della pietra filosofale, che permette di
trasformare i metalli in oro, è scritta nel grande Libro della
Vita, e il Libro della Vita è l’Universo, ma è anche l’essere
umano. Lavorando sulla nostra materia, noi possiamo diventare
più rapidamente ciò che dobbiamo diventare: quell’ “oro provato
dal fuoco” menzionato nell’Apocalisse. Perché è il fuoco che
permette di accelerare il processo, e quel fuoco è l’amore.
Quando avrete compreso che voi stessi siete la materia da
cuocere e che l’amore è il fuoco al quale dovete cuocerla,
possiederete l’essenziale di ciò che è necessario conoscere per
preparare la pietra filosofale e ottenere l’oro."

Omraam Mikhaël Aïvanhov
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